Salute, arriva la dieta ‘low fodmap’ per rimettersi in forma

Salute, arriva la dieta ‘low fodmap’ per rimettersi in forma
17 settembre 2015

Cereali-low-fodmapStress e `sindrome da rientro` dopo l`estate mettono a rischio la nostra pancia. Il gonfiore è sempre in agguato. I nuovi dati della dieta `sgonfia pancia` a basso contenuto di Fodmap (Low-FODMAP) mostrano che l`intestino si normalizza in 8 persone su 10 in un solo mese e nell`80% si segue senza alcuna difficoltà. “Il gradimento della dieta si avvicina al 90% dopo un mese (contro il 56% del controllo) e rimane altissimo (80% contro il 32% del controllo) anche dopo 16 mesi”, afferma il professor Enrico Stefano Corazziari, autore dello studio, UOC Gastroenterologia A, Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche, La Sapienza, Università di Roma.

Dopo la pausa estiva riprendono i ritmi lavorativi serrati e la quotidianità frenetica: un aumento improvviso di stress, che porta ad esacerbare il frequente disturbo della pancia gonfia. Recenti risultati scientifici di uno studio italiano randomizzato e in doppio cieco hanno confermato che la nuova dieta FODMAP è estremamente efficace per contrastare questo disturbo, portando alla normalizzazione dell`intestino in un solo mese ben otto persone su dieci. “I risultati a lungo termine di questa dieta, se confrontati con un’alimentazione equilibrata, dimostrano che è in grado di raddoppiarne l`efficacia in soli 16 mesi: dopo questo periodo infatti si normalizza l`intestino di 4 persone su 5, contro solo quello di 2 su 5 di soggetti in regime alimentare di controllo – spiega ancora Corazziari -. Ne conseguono diminuzione del dolore e sgonfiamento della pancia, e quindi un indiscusso miglioramento della qualità di vita”. La compliance è infatti elevatissima per una dieta: la portano avanti senza interromperla circa il 90% delle persone per 16 mesi (contro solo il 64% di chi segue la dieta di controllo, che viene interrotta per lo più per scarsità di benefici). Inoltre il gradimento si avvicina al 90% dopo un mese (contro il 56% del controllo) e rimane altissimo (80% contro il 32% del controllo) anche dopo 16 mesi.

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La pancia gonfia rappresenta un problema tutt`altro che raro: infatti colpisce circa 12 milioni di italiani (una persona su cinque) ed è causata in prevalenza dalla sindrome dell`intestino irritabile. Si tratta di disturbi funzionali intestinali di natura cronica che possono compromettere la vita sociale, lavorativa e affettiva. I sintomi, ben noti, vengono esacerbati dallo stress. La pancia si gonfia in seguito alla fermentazione dei cibi nell`intestino. Recentemente si è scoperto appunto che i maggiori responsabili sono gli alimenti FODMAP (acronimo inglese che sta per “oligosaccaridi, disaccaridi, monosaccaridi e polioli fermentabili”), che contengono molecole che, essendo poco assorbibili, vengono fermentate dalla flora intestinale. “Si tratta di forme di carboidrati che, in persone con un`aumentata sensibilità intestinale, creano disturbi riconducibili alla sindrome dell`intestino irritabile – conclude l’autore dello studio -. Lattosio, fruttosio, fruttani, galattani e polialcoli (sorbitolo, mannitolo, maltitolo, xilitolo e isomalto) tra i principali colpevoli”.

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