Salvini lancia federazione per tenere il centro. E va da Berlusconi

Salvini lancia federazione per tenere il centro. E va da Berlusconi
Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni e Matteo Salvini
31 gennaio 2022

È la federazione la mossa che Matteo Salvini lancia per provare a rimettere insieme il centrodestra e mantenere la centralità della Lega. Proposta rivolta innanzitutto al centrodestra di governo, e poi da lì mantenere la centralità per contenere le ambizioni di Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia. Il segretario leghista scrive una lettera al Giornale, per illustrare il progetto di cui si discuterà tutto il giorno. E poi in serata piazza un colpo: la visita da Silvio Berlusconi appena dimesso dal San Raffaele, al termine del quale fonti sia leghiste che azzurre sottolineano la vicinanza “umana e politica” tra i due e il fatto che la federazione sul modello dei Repubblicani Usa fosse un’idea che Berlusconi “aveva lanciato tempo fa”.

Ma Giorgia Meloni guarda ancora ai giorni scorsi: la scelta di Salvini è “folle”, e dopo quanto successo “non intendo fare buon viso a cattivo gioco”, dice in serata. Minacciando addirittura: “Insieme alle elezioni? Oggi oggettivamente ho delle difficoltà. Voglio chiedere chiarezza, perché se si sta nel centrodestra si deve fare il centrodestra e non ogni volta scegliere il centrosinistra”. La giornata si era aperta con la lettera al Giornale, in cui il segretario leghista scrive: “Ci troviamo a un bivio: vivacchiare può significare morire, decidersi per un cambiamento e federarsi è un rischio, ma anche un`opportunità. È l’occasione per cambiare il centrodestra e, con esso, trasformare, finalmente e in modo sostanziale, anche l`Italia. Ora o mai più”. Nello schieramento del centrodestra “non basta sommare le nostre forze ma è necessario che si cominci a ragionare in un’ottica veramente unitaria. È giunto il momento di federarci. Solo un nuovo contenitore politico delle forze di centrodestra, a cominciare da quelle che appoggiano il governo Draghi, può agire in modo incisivo”.

Leggi anche:
Gerard Depardieu: accuse di violenza sessuale e ombre sul cinema francese

A sera arriva la “vicinanza umana e politica” di Berlusconi, che rivendicando la primogenitura dell’idea mostra di non essere ostile. I due hanno concordato di rivedersi, e intanto Forza Italia lavora al consolidamento del centro della coalizione con l’Udc: dunque nessuna “Opa” della Lega sugli azzurri – chiariscono fonti parlamentari – ma un ragionamento che potrà svilupparsi con “pari dignità” tra le gambe della possibile federazione. Il disegno di Salvini invece lo spiega uno dei suoi fedelissimi, partendo dalla scelta che Meloni definisce “folle”, ovvero quella di accettare il bis di Mattarella: “Se avessimo avuto Casini, lei sarebbe stata tagliata fuori. Con Mattarella abbiamo tenuto insieme il centrodestra di governo, noi non siamo stati tagliati fuori e teniamo un canale con Meloni”. È tutta lì la chiave, per gli uomini di Salvini: “Se la Lega è baricentro di un soggetto di centrodestra, allora c’è margine di azione anche per lei. Se invece noi siamo la destra della federazione, allora per lei non c’è spazio”. In altri termini: “Noi ci siamo affrancati dall’idea di fare la Le Pen, Meloni cosa vuole fare? Vuole fare opposizione per sempre? Capisca che la federazione è funzionale anche per lei”.

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti