Salvini rilancia la pace fiscale: “Italiani ostaggio dell’Agenzia entrate”

Salvini rilancia la pace fiscale: “Italiani ostaggio dell’Agenzia entrate”
Matteo Salvini
15 luglio 2023

Il mondo della politica italiana è sempre in fermento e questa volta il protagonista indiscusso è Matteo Salvini. Conosciuto per le sue posizioni rigide sull’immigrazione e la sicurezza, l’ex Ministro dell’Interno oggi titolare delle Infrastrutture e trasporti, ha evocato una nuova proposta che ha già mandato in tilt la sinistra: la pace fiscale. Per il capo del Carroccio, infatti, serve “una grande e definitiva pace fiscale” per liberare “milioni di italiani ostaggio da troppi anni dell’Agenzia delle entrate”. Tuttavia, Salvini ha rimarcato che “gli evasori totali per me possono andare in galera e buttare la chiave, ma se qualcuno ha un problema fino a 30 mila euro che si trascina da anni, chiudiamola”, gliene chiediamo una parte e azzeriamo tutto il resto”, ha concluso Salvini. 

La pace fiscale è un tema controverso che suscita sempre reazioni contrastanti. Certo, ci sono molti punti a favore e contro questa misura, e ognuno ha le proprie ragioni per sostenere la sua posizione. Tuttavia, tra i vantaggi della pace fiscale vi è il potenziale recupero di ingenti somme di denaro da parte dello Stato. Infatti, molte persone evitano di pagare le tasse o cercano modi per eludere gli obblighi fiscali. La pace fiscale potrebbe rappresentare una possibilità per questi individui di regolarizzare la propria situazione e contribuire in modo equo al sistema tributario. Inoltre, la pace fiscale potrebbe incoraggiare l’economia e stimolare gli investimenti nel Paese. In altri termini, riducendo il carico fiscale su imprese e cittadini, si crea uno spazio maggiore per lo sviluppo economico e l’innovazione. E ciò può portare a una crescita economica più rapida e alla creazione di nuovi posti di lavoro.

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La sinistra va in tilt

 

Le parole di Salvini non piacciono però al Pd. Ad attaccare è Cecilia Guerra, responsabile Lavoro dei dem: “Cittadini ostaggio dell’Agenzia delle entrate. Lotta all’evasione come pizzo di Stato. La promessa di una pace fiscale definitiva, che segue un’altra pace fiscale definitiva, che segue condoni tombali di ogni genere e tipo, a riprova che quando è legittimata l’evasione non si arresta mai. Non meravigliano le parole di Salvini, ministro di un governo che prevede il ricorso a definizioni agevolate (evidentemente non definitive) fra i principi della delega della sua riforma fiscale”.

Una posizione che delinea una distanza siderale, dal centrodestra, la certifica il segretario del Partito Democratico, Elly Schlein. “Se dobbiamo abbassare le tasse sul lavoro e impresa, oltre alla lotta all’evasione fiscale e a un sistema più equo sicuramente se c’è una parte su cui poter intervenire è quella dei redditi da capitale e delle rendite dove le aliquote sono sensibilmente più basse”. “Diciamo no alla flat tax, dietro cui si nasconde la vera idea della destra: abbassiamo le tasse ai ricchi e semmai ci saranno meno risorse per i servizi graveranno sui poveri – prosegue il capo del Nazareno -. Questo non lo possiamo tollerare. Abbiamo un problema di evasione fiscale e il governo Meloni in questi primi nove mesi che fa? Va in direzione diametralmente opposta: hanno alzato il tetto del contante e inserito una decina di condoni. Stanno strizzando l’occhio agli evasori a scapito e danno di cittadini e imprenditori onesti”.

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Critiche anche le altre opposizioni. Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, dice: “I cittadini che pagano le tasse e rispettano le leggi per Salvini e Meloni sono solo stupidi da sbeffeggiare.. Siamo passati dal ‘pizzo di Stato’ al condono fiscale: il governo Meloni premia furbi ed evasori e poi fa l’elemosina di Stato da 1 euro al giorno”. E Nicola Fratoianni, portavoce di Sinistra italiana, aggiunge: “Nel Paese dei cento miliardi di evasione ed elusione fiscale è incredibile che i ministri del governo della destra facciano a gara a lisciare il pelo ai furbi e agli arricchiti senza scrupoli”. Dovrebbero invece, sostiene, “dichiarare una guerra senza quartiere agli evasori  e fare di tutto per recuperare risorse. Invece fanno la guerra contro coloro che pagano le tasse fino all’ultimo centesimo”.

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