Sanchez torna alla guida del Psoe, grattacapo per il premier Rajoy

22 maggio 2017

Pedro Sanchez è tornato alla guida del Partito socialista spagnolo, il Psoe, sconfiggendo la sfidante Susana Diaz, appoggiata dall’apparato del partito, e prospettando tempi difficili per il fragile governo di minoranza di Mariano Rajoy. L’ex segretario, spodestato lo scorso ottobre, è stato rieletto con il 50,2% dei voti alle primarie socialiste, battendo di ampia misura la Diaz – considerata più aperta ad accordi con l’esecutivo conservatore – che si è fermata al 39,9% delle preferenze. Dietro i due primi candidati, Patxi Lopez, con appena il 9,8%. “Il partito socialista farà un’opposizione utile, in difesa della maggioranza sociale, che è stufa della corruzione del Partido Popular, che soffre per la precarietà del lavoro e per le ineguaglianze create dai tagli fatti dai popolari”, ha detto Sanchez che vuole rilanciare la sinistra unita. Sanchez – che i più vedono come minaccia alla sopravvivenza del governo Rajoy, nonché possibile interlocutore per la sinistra di Podemos – dovrà ora cercare di ricompattare il partito, profondamente diviso e rilanciarlo agli occhi dell’elettorato spagnolo dopo una serie di débacles: alle legislative dello scorso giugno il Pspe ha avuto solo il 22,6% dei voti.

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