Sardegna, il centrodestra si ricompatta su Truzzu. Pure Psd’Az conferma alleanza

Sardegna, il centrodestra si ricompatta su Truzzu. Pure Psd’Az conferma alleanza
Paolo Truzzu
20 gennaio 2024

Dopo il via libera anche della Lega al sostegno alle regionali del 25 febbraio al sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, arriva pure quello del Partito Sardo d’Azione che ha confermato l’alleanza con i partiti del centrodestra, adeguandosi così alla scelta della coalizione del sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, come candidato presidente della Regione Sardegna. E così il centrodestra si ricompatta nell’isola e fa pace con la forzista Alessandra Zedda. L’ex assessore e ex vicepresidente della giunta Solinas ha infatti rinunciato ad una sua candidatura alla presidenza della Regione come indipendente per sostenere “il centrodestra unito”.

“Sono scesa in campo per offrire al centrodestra, in un momento di stallo e di confusione, una proposta di guida per la regione Sardegna proveniente dalla società civile e in particolare dall`Associazione Anima di Sardegna. Alla luce degli appelli di Paolo Truzzu e della ritrovata unità della coalizione ritengo importante offrire al centrodestra un gesto di generosità e ritirare la mia candidatura a presidente”, ha dichiarato Zedda. Il suo passo indietro, ha aggiunto, è il frutto anche della condivisione con Truzzu nelle ultime ore di alcuni punti programmatici come “il rischio di privatizzazione dell`acqua e il conseguente taglio del costo nelle bollette dei sardi; il sostegno ai medici di base oramai carenti in tutta la regione ma soprattutto nei comuni periferici e più interni; la ricerca della sovranità energetica senza sacrificare i nostri territori e compromettere la vita nelle nostre comunità”.

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Da parte sua Truzzu ha ringraziato Zedda dicendo che non aveva dubbi sul fatto “che il suo senso di responsabilità e il suo amore per la Sardegna avrebbero determinato questa scelta, supportata dalla condivisione di alcuni punti programmatici”. La “competenza” ed “esperienza” di Zedda, ha concluso il candidato del centrodestra alla presidenza al posto dell’uscente Solinas, “saranno a disposizione della coalizione, che si contrappone all’ibrida coalizione rosso-gialla, e lavoreremo insieme per il bene della Sardegna e dei sardi”. Anche il Partito Sardo d’Azione, come detto, ha confermato l’alleanza con i partiti del centrodestra in vista delle elezioni regionali del 25 febbraio, adeguandosi così alla scelta della coalizione del sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, come candidato presidente. Lo ha deciso il Consiglio nazionale del Partito, riunitosi a Oristano. Il presidente uscente della Regione e segretario del Psd’Az, Christian Solinas, ha deciso di conseguenza di fare un passo indietro, rinunciando alla ricandidatura, “per l’unità della coalizione”.

“Valutato il preminente interesse dei sardi e della Sardegna a vedere completati i percorsi di riforma e i programmi avviati – ha detto al termine della riunione il presidente del partito, Antonio Moro, leggendo il documento finale – preso atto con la generosità di un partito che da oltre un secolo non insegue prebende per sé ma la costruzione della felicità del popolo sardo, preso atto che il segretario nazionale e presidente della Regione Christian Solinas, al fine di favorire l`unità e la continuità della politica di governo del centrodestra civico e sardista ha ritirato la propria ricandidatura alla guida della Regione, delibero di confermare, sulla base dei punti programmatici già concordati e da attuare nella prossima legislatura in continuità con le azioni iniziate nella presente, l`alleanza programmatica con il centrodestra civico e sardista”.

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Sciolto il nodo Sardegna, ora è quello Basilicata ad agitare il centrodestra. Il tetris della scelta dei candidati presidenti per le elezioni regionali di quest’anno crea più di un patema nella maggioranza di governo. Forza Italia punta a non mollare sull’azzurro Vito Bardi, presidente lucano in scadenza. “Per quanto ci riguarda Bardi non è in discussione. Noi non abbiamo fatto nessuna polemica sulla Sardegna e tanto meno su Bardi, e non abbiamo chiesto a nessuno di andarsene”, sbotta il vicepremier e segretario nazionale di FI, Antonio Tajani, dopo le tensioni con la Lega, che ha ormai rinunciato all’eventuale riconferma dell’uscente Christian Solinas.

Da Brescia, alla vigilia di una batteria di congressi provinciali in Lombardia, tra cui quello di Milano, il numero uno del partito fondato da Silvio Berlusconi rimarca: “Noi di Forza Italia siamo determinanti all’interno di questa maggioranza, che grazie al nostro lavoro è riuscita a difendere la casa in più di un’occasione”. E ancora: “Rivendichiamo la nostra identità anche all’interno dell’alleanza ma questo non significa andare in rotta di collisione con i nostri alleati. Siamo una coalizione, non siamo un partito unico, siamo diversi e siamo fondamentali per l’alleanza e per il governo di questo Paese, perché la nostra credibilità internazionale ha permesso all’Italia di contare di più in Europa e nel mondo”.

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