Sardegna, Truzzu apre campagna da candidato centrodestra. Passo indietro di Solinas

Sardegna, Truzzu apre campagna da candidato centrodestra. Passo indietro di Solinas
Paolo Truzzu
13 gennaio 2024

Nel panorama politico sardo, si profila una svolta significativa in vista delle elezioni Regionali del prossimo 25 febbraio. Il presidente in carica, Christian Solinas, sarebbe pronto a fare un passo indietro, aprendo la strada al sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, come principale candidato della coalizione di centrodestra, civica, sardista e autonomista. Questa mossa strategica sembra essere volta a evitare strappi interni nel centrodestra, soprattutto dopo il recente braccio di ferro tra i leader nazionali Matteo Salvini e Giorgia Meloni.

L’annuncio ufficiale è avvenuto durante un evento a Quartu Sant’Elena, dove Truzzu è stato presentato come il candidato presidente della coalizione. Il sindaco di Cagliari, sostenuto dal partito di via della Scrofa, sembra essere il nome scelto per guidare la coalizione in vista delle elezioni regionali in Sardegna. Il gesto di Solinas è stato interpretato come un tentativo di preservare l’unità della coalizione di centrodestra, che ha attraversato una fase di tensioni e scontri interni tra Salvini e Meloni. La decisione di Solinas potrebbe contribuire a placare le divisioni e a consolidare un fronte unito in vista delle sfide elettorali imminenti.

“Restate al nostro fianco. Non c’è alcuna ragione per interrompere una storia politica comune che dura da anni e che noi vogliamo portare avanti. Il vostro posto è qui: non c’è ne è un altro dove potreste stare meglio…”. Lo ha affermato nella sua prima uscita da candidato a presidente della Sardegna indicato dal tavolo regionale del centrodestra, il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu, rivolgendo da un evento elettorale promosso da Fdi a Quartu sant’Elena “un appello pubblico agli amici della Lega e del Partito sardo d’Azione”, guidati rispettivmaente da Matteo Salvini e dal governatore uscente Chrristian Solinas che fino ad oggi non hanno aderito alla sua candidatura, confermando sostegno allo stesso Solinas.

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Truzzu ha fatto sua una delle massime dello scrittore icona di Fdi di John Ronald Reuel Talken per richiamare il centrodestra all’impegno unitario per mantenere con lui alla guida il governo della Sardegna: “in questo mondo c’è del buono ed è giusto combattere insieme per questo”. Il candidato governatore della Sardegna, ha citato lo scrittore inglese in mostra da settimane a Roma su iniziativa della premier Meloni e del ministro della Cultura Sangiuliano. In ogni caso, per il meloniano Truzzu “questo tira e molla non aiuta nessuno, il compito della politica è dare l’esempio e mettersi a disposizione degli altri. Far capire che c’è qualcosa di più importante di un singolo”. Più volte Truzzu ha lanciato l’appello all’unita del centrodestra in Sardegna in vista delle regionali del 25 febbraio.

Una scadenza abbastanza breve e che vede che entro lunedì devono essere presentati i simboli elettorali dei partiti. L’assenza di intenti di presentare due candidati da parte della coalizione sottolinea la volontà di evitare di regalare spazi al centrosinistra. Un’azione concertata per consolidare il sostegno intorno a un singolo candidato è chiaramente un obiettivo chiave, quindi il passo indietro di Solinas sarebbe la quadratura del cerchio. In questo scenario, emergerebbe la possibilità che Solinas possa essere “dirottato” verso la corsa alle elezioni europee nelle liste della Lega. Questo potrebbe essere un modo per gestire le dinamiche politiche interne, fornendo un’opportunità a Solinas di continuare a contribuire a livello nazionale.

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Antonio Moro, presidente del Partito Sardo d’Azione, ha sottolineato che la situazione in Sardegna va oltre le dinamiche locali, definendo il tema come “romano” e indicando la lotta per il primato nella destra italiana come elemento centrale nella decisione di Solinas. In sostanza, il passo indietro di Christian Solinas e l’ascesa di Paolo Truzzu segnalerebbero un cambio significativo nella corsa alla presidenza della Sardegna, con conseguenze che potrebbero estendersi al di là dell’isola stessa, influenzando le dinamiche della destra italiana a livello nazionale.

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