Sassoli contro Jansa: cessi i suoi attacchi a eurodeputati

Sassoli contro Jansa: cessi i suoi attacchi a eurodeputati
David Sassoli e Janez Jansa
15 ottobre 2021

In una escalation che prefigura ormai un vero e proprio scontro istituzionale, il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, ha chiesto oggi al primo ministro della Slovenia e presidente di turno del Consiglio Ue, Janez Jansa, di “cessare gli attacchi” contro gli eurodeputati, in un tweet di risposta a quello che Jansa aveva pubblicato in precedenza, in cui prendeva di mira, indicandoli con foto e nome, “13 dei 226 noti burattini di Soros nel Parlamento dell’Ue”. George Soros è il miliardario filantropo americano-ungherese, bestia nera della destra sovranista, che finanzia la fondazione “Open Society” per il sostegno in tutto il mondo alle associazione della società civile che mirano a rafforzare la democrazia, la giustizia, l’istruzione, la sanità pubblica e i media indipendenti.

“Chiediamo urgentemente a Jansa di cessare le provocazioni contro i membri dell’Europarlamento. Gli attacchi ai membri di questa assemblea sono anche attacchi ai cittadini europei. Una collaborazione costruttiva con la Presidenza di turno del Consiglio Ue non può che basarsi sulla fiducia e sul rispetto reciproci”, scrive Sassoli nel suo tweet. Fra i 13 europarlamentari attaccati vi sono anche l’ex presidente socialdemocratico tedesco dell’Assemblea, Martin Schulz, l’ex premier belga ed ex capogruppo liberaldemocratico Guy Verhofstadt, e l’ex eurodeputata verde olandese Judith Sargentini, relatrice nella scorsa legislatura della mozione del Parlamento per l’attivazione della procedura ex articolo 7 del Trattato Ue contro l’Ungheria per “grave violazione dei valori” su cui è fondata l’Unione.

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E c’è, soprattutto, la liberal-radicale olandese Sophie In’t Veld, combattente storica per i diritti umani e le libertà fondamentali, che è a capo di una delegazione di sette eurodeputati recatasi in missione in Slovenia per valutare il rispetto dello Stato di diritto, della libertà di stampa e della lotta alla corruzione nel Paese. Alla fine della missione di tre giorni della sua delegazione, In’t Veld terrà una conferenza stampa domani alle 14.30 a Lubiana per riferire le conclusioni degli incontri avuti con i rappresentanti delle autorità statali; della società civile e dei media in Slovenia.

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