Scampata al femminicidio: “Il primo schiaffo può essere l’ultimo”

Scampata al femminicidio: “Il primo schiaffo può essere l’ultimo”
Lidia Vivoli
25 novembre 2023

Lidia Vivoli è di Palermo ed è sopravvissuta ad un tentativo di femminicidio da parte del suo compagno. Da allora ha dedicato la sua vita ad aiutare le altre donne. Nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne ha raccontato ad askanews la sua storia. “Nel 2012 dopo 5 mesi di relazione andai a convivere con questo uomo che era un principe azzurro, facevo l’assistente di volo e veniva alle 5 del mattino in aeroporto solo per prendere un caffè con me, tutto potevo immaginare tranne che questa fosse una maschera”, ha ricordato. Ma la maschera cade presto. “Dopo 5 mesi è venuta fuori la sua personalità da narcisista patologico”, ha detto, spiegando che ha tentato di allontanarsi, ma lui voleva i suoi soldi, voleva toglierle la libertà, finché una notte con una scusa è tornato a casa sua.

Poi il racconto di quella notte di violenza: “Mentre dormivo mi cominciò a colpire con una padella di ghisa in testa mi pugnalò con forbici, mi soffocò col filo della abat jour, del ventilatore, mi colpì in faccia aprendomi l’arcata sopraccigliare fino allo zigomo, mi ruppe il naso, il timpano, tre costole. Mi sono salvata non so perché, a questo punto ho pensato che era giusto che io facessi qualcosa per le altre, per avvisarle”. Ora Lidia Vivoli ha un obiettivo: “Insegniamo alle ragazze a riconoscere i segnali della relazione tossica, le privazioni della libertà, il controllo, la vessazione, l’umiliazione, il controllo dei social, l’umiliazione della donna come essere inferiore, loro reputano la donna non libera di scegliere”.

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“Ricordiamoci che ci sono donne come Giulia o Elisa Bravi che la prima volta che hanno avuto le mani addosso dal proprio compagno è stata anche l’ultima, se noi aspettiamo il primo schiaffo potrebbe essere l’ultimo”, ha aggiunto, sottolineando: “L’amore e la libertà camminano assieme, l’amore è privazione senso di ansia angoscia paura nel vederlo questo è una relazione tossica, qui dobbiamo scappare se interrompiamo qui ci salveremo tutte”.

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