Scandalo scommesse illegali: dodici calciatori di Serie A nel mirino della Procura di Milano

Un’indagine che scuote il calcio italiano: nomi eccellenti, meccanismi opachi e un sistema di riciclaggio legato a una gioielleria milanese. Ecco cosa emerge dall’inchiesta coordinata dai pm Paolo Filippini e Roberta Amadeo

Fagioli-Zaniolo-Tonali

Fagioli-Zaniolo-Tonali

Dodici calciatori di Serie A sono indagati dalla Procura di Milano per aver scommesso su piattaforme illegali tra il 2021 e il 2023. Lo rivela oggi il Corriere della Sera, ricostruendo un caso che rischia di diventare uno dei più grandi scandali del calcio italiano degli ultimi anni. Tra i nomi coinvolti figurano campioni del calibro di Alessandro Florenzi, Nicolò Zaniolo, Angel Di Maria, Weston McKennie e Leandro Paredes, solo per citarne alcuni.

L’indagine è partita dall’analisi delle chat sui telefoni di Sandro Tonali (oggi al Newcastle) e Nicolò Fagioli (ora alla Fiorentina), già coinvolti in un’altra inchiesta della Guardia di Finanza di Torino. I fatti contestati non riguardano direttamente il calcio giocato – nessuno avrebbe puntato su partite di Serie A – ma altre discipline sportive. Tuttavia, la gravità delle accuse potrebbe portare a provvedimenti disciplinari davanti alla giustizia sportiva.

Il giro d’affari delle scommesse illegali

Al centro dell’inchiesta ci sono due gestori di siti di scommesse non autorizzati, accusati di esercizio abusivo di attività di gioco, riciclaggio e associazione a delinquere. Le indagini hanno rivelato un sistema sofisticato per regolare i conti con i calciatori. Quando i debiti accumulati diventavano insostenibili, i giocatori avrebbero trasferito ingenti somme di denaro a una gioielleria milanese, utilizzata come copertura per mascherare i pagamenti. I bonifici venivano registrati come acquisti di orologi di lusso, che però rimanevano in possesso degli organizzatori del giro illegale.

La Guardia di Finanza ha eseguito il sequestro preventivo di un milione e mezzo di euro nei confronti di cinque persone e di una società coinvolta nell’organizzazione del sistema. Inoltre, sono stati notificati “decreti di fissazione di interrogatorio preventivo” davanti al gip, mentre i pm Filippini e Amadeo hanno chiesto la misura cautelare dei domiciliari per cinque indagati.

I nomi coinvolti e le possibili conseguenze

Oltre a Tonali e Fagioli, gli atleti coinvolti nella vicenda, secondo il Corriere della Sera, sarebbero il difensore del Milan Alessandro Florenzi (nazionale nel vittorioso Europeo 2021), l’allora attaccante della Roma Nicolò Zaniolo (oggi Fiorentina), il portiere juventino Mattia Perin e il compagno centrocampista americano Weston McKennie, gli ex juventini argentini campioni del mondo Leandro Paredes (oggi alla Roma) e Angel Di Maria (oggi al Benfica), il difensore della nazionale e dell’Atalanta (all’epoca all’Inter e al Torino) Raoul Bellanova, il centrocampista della nazionale e del Torino (all’epoca all’Empoli) Samuele Ricci, l’attaccante del Padova (all’epoca alla Cremonese) Cristian Buonaiuto, l’attaccante di Lazio ed Empoli (oggi al Parma) Matteo Cancellieri, il difensore dominicano Adames Hector Junior Firpo (Leeds United), il tennista Matteo Gigante, e un’altra decina di non sportivi.

Sebbene le accuse non configurino reati penali legati al calcio giocato, i calciatori rischiano comunque sanzioni da parte della giustizia sportiva. Le norme vigenti vietano infatti ai tesserati di partecipare a qualsiasi tipo di scommessa, anche su discipline diverse dal calcio. Il caso solleva inevitabilmente domande sul controllo e sulla trasparenza all’interno del mondo del calcio. Nonostante i recenti scandali e le normative più stringenti introdotte negli ultimi anni, il fenomeno delle scommesse illegali continua a rappresentare una minaccia per l’integrità dello sport.

Le reazioni e il futuro

L’inchiesta è ancora in corso e i nomi coinvolti, tutti di primo piano nel panorama calcistico italiano e internazionale, hanno già destato scalpore. Molti club stanno valutando la posizione dei propri calciatori, mentre la Lega Serie A e la FIGC potrebbero intervenire con provvedimenti ulteriori per prevenire analoghi episodi in futuro.

Questo scandalo rappresenta un campanello d’allarme per il calcio italiano, chiamato a rafforzare i controlli e a sensibilizzare i propri tesserati sui rischi legati alle scommesse illegali. Un settore che, se non adeguatamente monitorato, rischia di compromettere la credibilità di uno sport seguito e amato da milioni di appassionati.

Il caso delle scommesse illegali coinvolgente dodici calciatori di Serie A è un monito per tutto il sistema calcio. Oltre alle responsabilità individuali, emerge la necessità di una maggiore vigilanza e di una campagna informativa più incisiva per prevenire comportamenti che mettono a repentaglio l’integrità del gioco. Il calcio italiano, già alle prese con numerose sfide, dovrà dimostrare di essere pronto a voltare pagina e a tutelare i valori fondamentali dello sport.