Schiaffo a Trump, stop a costruzione muro Messico. Presidente Usa attacca giudice: “Favore a crimine”

Schiaffo a Trump, stop a costruzione muro Messico. Presidente Usa attacca giudice: “Favore a crimine”
26 maggio 2019

Gli sforzi di Donald Trump per costruire il muro con il Messico si scontrano con la giustizia americana. Un giudice della California ha bloccato il trasferimento di fondi dal Dipartimento della Difesa, autorizzato dal presidente americano sulla base della dichiarata emergenza nazionale. Risorse che dovevano essere usate per i lavori di costruzione. Per il tycoon si tratta di uno schiaffo pesante, che mostra le difficolta’ del presidente a mantenere una delle promesse chiave della sua campagna elettorale del 2016.

Il giudice Haywood Gilliam, illustrando la sua decisione, ha criticato l’amministrazione per aver agito senza il consenso del Congresso, ignorando alcuni dei “principi della Repubblica” che prevedono la separazione dei poteri. Trump si e’ insomma spinto al di la’ dei limiti previsti dalla costituzione per l’autorita’ del presidente. Dura la reazione del presidente Usa. Trump ha attaccato la toga californiana. ”Un altro giudice attivista scelto da Obama ha deciso contro una sezione del muro con il Messico che e’ gia’ in costruzione -ha detto il capo della Casa Bianca -. Questa e’ una decisione che va contro la sicurezza al confine e a favore del crimine. Chiediamo un ricorso rapido”.

“Il Congresso ha il controllo assoluto sulle spese federali, anche se questo talvolta frustra i desideri del potere esecutivo su iniziative che ritiene importanti”, ha spiegato il giudice Gilliam, citando un’intervista a Fox del capo dello staff a interim della Casa Bianca. Un’intervista in cui Mick Mulvaney chiariva la posizione di Trump: “Il muro sara’ costruito, con o senza il Congresso”. L’ingiunzione preliminare di Gilliam si applica solo a parte dei fondi che l’amministrazione intendeva trasferire da altre agenzie governative e pone dei limiti nella costruzione del muro a El Paso, in Texas, e a Yuma, in Arizona.

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Per il giudice californiano nominato da Barack Obama si tratta della sua prima decisione sul muro al confine sul Messico: Gilliam si dovra’ pronunciare su altri casi analoghi in cui Trump e’ accusato di aver superato i limiti dei poteri concessi dalla costituzione usando fondi per il muro senza l’approvazione del Congresso. L’American Civil Liberties Union ha brindato alla decisione del giudice: “Abbiamo vinto. I lavori di costruzione dovevano iniziare domani”. La partita sul conteso muro con il Messico resta pero’ tutta da giocare. La decisione di Gilliam riguarda solo porzioni del muro e alcuni dei fondi di cui l’amministrazione ha chiesto il trasferimento da altre agenzie governative. Questo lascia a Trump la porta aperta per attingere fondi da altre agenzie e avviare lavori in altre aree.

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