Schillaci: fino 30 aprile obbligo mascherine in strutture sanità

Schillaci: fino 30 aprile obbligo mascherine in strutture sanità
30 dicembre 2022

“I timori” legati a una nuova forte circolazione del Covid per quanto sta succedendo in Cina “vanno comunque affrontati razionalmente, rimanendo ancorati alle basi scientifiche, ed evitando interpretazioni affrettate e allarmistiche che potrebbero generare sfiducia e inutili paure nella popolazione”. Il ministro della Salute, Orazio Schillaci riferisce al Senato sulla situazione Covid in Italia.

“Il problema Cina – ha spiegato – oggi va affrontato con tempestività e coesione internazionale. I dati, pochi e poco trasparenti, stanno creando timore nella comunità internazionale, anche quella scientifica. Il timore principale è che, in un Stato con un alta percentuale di non vaccinati, in cui sono stati utilizzati vaccini poco efficaci che danno una bassa protezione di popolazione, una così forte crescita esponenziale dei contagi, oltre a causare numerose vittime (5.000 al giorno secondi dati ufficiosi degli osservatori internazionali), possa generare la selezione di una nuova variante, molto più immuno-evasiva e trasmissibile, che traghetti l’evoluzione di SARS-CoV-2 oltre Omicron, la variante dominante a livello globale ormai dalla fine del 2021″. Schillaci ha anche comunicato che “proprio oggi ho firmato l’ulteriore proroga fino al 30 aprile 2023 dell’obbligo dell’uso delle mascherine nelle strutture sanitarie, socio-sanitarie, ivi compresi gli ambulatori e gli studi dei medici di medicina generale”.

Il ministro ha anche reso noto che per quanto riguarda le ulteriori misure nel nostro Paese, “abbiamo rafforzato lo stretto monitoraggio delle varianti attraverso le cosiddette ‘Flash Surveys’ condotte mensilmente in collaborazione con le Regioni, la Piattaforma ‘I-Co-Gen’ dell’Istituto Superiore di Sanità che raccoglie informazioni continue sull’andamento delle varianti identificate nei principali laboratori italiani e lo studio delle varianti presenti nelle acque reflue; definito anche il Piano di Preparedness per la gestione della circolazione del COVID nella stagione invernale 2022-20232”. “Per rafforzare il monitoraggio sull’evoluzione epidemiologica derivante dai potenziali rischi legati alla situazione creatasi nella Repubblica Popolare Cinese – ha concluso – ho provveduto a convocare per la giornata di domani l’Unità di Crisi prevista dal D.M. 7 agosto 2019 quale Osservatorio del Ministero sulla materia”.

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