Scoperta nel trattamento del Medulloblastoma: vulnerabilità molecolari alla chemioterapia

Scoperta nel trattamento del Medulloblastoma: vulnerabilità molecolari alla chemioterapia
4 dicembre 2023

La resistenza alla chemioterapia rappresenta una sfida cruciale nel trattamento dei pazienti oncologici, e i ricercatori dell’Università di Padova, in collaborazione con l’Istituto di Ricerca Pediatrica – Città della Speranza, stanno facendo progressi significativi nella comprensione di questo fenomeno, specialmente nel contesto del medulloblastoma, un tumore cerebrale pediatrico notoriamente difficile da trattare.

L’articolo intitolato “Molecular and functional profiling of chemotolerant cells unveils nucleoside metabolism-dependent vulnerabilities in medulloblastoma,” pubblicato sulla rivista Acta Neuropathologica Communications, rivela i risultati di uno studio coordinato dal Prof. Giampietro Viola e dal Dott. Luca Persano. Il team ha eseguito esperimenti esponendo cellule di medulloblastoma alla stessa combinazione di farmaci utilizzata in clinica, cercando di comprendere i meccanismi molecolari che permettono a queste cellule di resistere alla chemioterapia. I risultati mostrano che le cellule di medulloblastoma, resistenti alla chemioterapia, riescono a alterare diversi processi intracellulari, adattandosi ai trattamenti farmacologici e soddisfacendo le crescenti esigenze di nutrienti.

Questa riconfigurazione metabolica, tuttavia, può rivelarsi una vulnerabilità chiave per le cellule tumorali. Attraverso uno screening di oltre 2000 farmaci, i ricercatori hanno identificato che i farmaci che agiscono sul metabolismo delle cellule tumorali, noti come antimetaboliti, sono particolarmente attivi nel trattamento delle cellule resistenti al trattamento. Questa scoperta è cruciale, poiché molti di questi farmaci sono già approvati e in uso per il trattamento di altre neoplasie, rendendo possibile una potenziale applicazione futura nel contesto del medulloblastoma.

Elena Mariotto, prima coautrice dell’articolo, sottolinea l’importanza di questi studi sulla resistenza alla chemioterapia nel comprendere l’impatto sulla prognosi del medulloblastoma pediatrico. Inoltre, i risultati rappresentano un punto di partenza per ulteriori ricerche finalizzate a identificare i meccanismi che supportano la resistenza terapeutica nei tumori cerebrali pediatrici e a individuare potenziali bersagli farmacologici. Viola e Persano, coordinatori dello studio, sottolineano che, sebbene promettenti, questi risultati rappresentano solo una parte del panorama dei meccanismi con cui le cellule tumorali sfuggono alle attuali terapie antitumorali. Pertanto, saranno la base per futuri studi mirati a caratterizzare ulteriormente i processi che sostengono la resistenza terapeutica nei tumori cerebrali pediatrici.

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