Politica

Scoppia caso Molise, Pd con M5s a Campobasso, Lega: “Inciucio?”

Scoppia il caso-Molise alla vigilia dei ballottaggi di domenica prossima, per le Comunali: il Pd locale invita i propri elettori ad andare a votare e a non votare Lega a Campobasso, dunque di fatto a votare per il candidato M5s al ballottaggio. La Lega subito alza la voce: “Prove di inciucio a sinistra?”. Ieri è stato il segretario regionale democratico Vittorino Facciolla a scrivere un post sulla propria pagina Facebook per dire come comportarsi ai ballottaggi. Per quanto riguarda Termoli, il discorso è semplice, visto che la sfida è tra Angelo Sbrocca, sindaco uscente dei democratici, e Francesco Roberti, sostenuto dal centrodestra (Lega, Fi, Fdi).

“Per il Comune di Termoli, si ribadisce il sostegno forte, grato ed incondizionato ad Angelo Sbrocca”, dice Facciolla. Il fatto è che a Campobasso il ballottagio è invece tra la candidata del centrodestra Maria D’Alessandro, anche qui sostenuta da Lega-Fdi-Fi, e quello del Movimento 5 stelle Roberto Gravina, mentre il candidato del Pd è arrivato solo terzo al primo turno. Il segretario regionale Pd “ribadisce l’importanza di recarsi ad esercitare il diritto di voto” e chiarisce: “Si ribadisce che la natura europeista, antifascista, progressista, antisecessionista ed antirazzista del Partito democratico non consente neppur di ipotizzare un sostegno allo schieramento politico guidato dalla Lega (Nord)”. Insomma, a Campobasso il Pd invita a votare per i 5 stelle. Il favore, però, non è ricambiato dal Movimento.

Spiega la consigliera regionale Patrizia Manzo: “Per noi i cittadini devono andare a votare scegliendo liberamente, su Termoli non ci sono indicazioni di voto, i cittadini sono liberi di esprimersi come meglio credono. Non appoggiamo né l’una né l’altra parte”. Inoltre, precisa, “il candidato Roberto Gravina a Campobasso non ha fatto alcun accordo per il ballottaggio”. Anche se, va aggiunto, Gravina ha comunque dato un segnale dicendosi disposto, in caso di vittoria, ad inserire in giunta figure “tecniche” che potrebbero anche arrivare da aree politiche diverse. Il Pd nazionale, di sicuro, nega qualunque significato politico: “Non c’è nessun patto Pd-M5s, sono questioni locali e non c’è nessun apparentamento, nessun accordo formale”. Insomma, si tratterebbe solo di una questione relativa al ballottaggio di Campobasso e sarebbe una scelta autonoma del Pd locale, senza nessuno scambio su Termoli. Spiegazioni che, però, evidentemente non bastano alla Lega. Fonti del partito di Salvini commentano: “Desistenza Pd M5s in Molise? Se confermato sarebbe gravissimo: prove di inciucio a sinistra?”.

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