Scosse di assestamento nel Pd, Nicolini rinuncia alla candidatura

10 aprile 2014

Continuano le scosse di assestamento, dopo il terremoto alla direzione nazionale del Pd di ieri scatenatosi per i nomi per le liste delle europee. E così, dopo essere stata messa in lista per Bruxelles, il sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini, rinuncia alla candidatura. “Domenica scorsa, dopo lunga riflessione e insistenti inviti – dichiara la Nicolini – ho accettato di candidarmi come capolista con il Pd nella circoscrizione Sicilia – Sardegna alle prossime elezioni europee. La ragione che mi ha spinto a farlo e’ semplice: ho ritenuto che fosse una scelta dal forte valore simbolico, un riconoscimento per Lampedusa e la mia comunita’, l’affermazione della centralita’ del Mediterraneo in Europa. Ieri, pero’ – dice ancora il sindaco – nella direzione nazionale del Pd che discuteva e approvava le liste, sono prevalse altre logiche, che privano di significato la mia candidatura. Per questo, rinuncio a concorrere a fare il parlamentare europeo, perche’ l’impegno personale sui temi incarnati da Lampedusa posso continuare a onorarlo da Sindaco, cosi’ come ho fatto dal giorno del mio insediamento”. Parole amare e che manifestano tutti i contrasti e dissendi che animano in queste ore la casa dei Democratici. In ogni caso, la Nicolini si dice certa “che, durante la presidenza italiana del prossimo semestre europeo, il governo terra’ fede agli impegni assunti a ottobre di fronte alle 366 bare allineate nel piccolo aeroporto di Lampedusa. Cosi’ come sono certa  – conclude – che non dimentichera’ i tanti bisogni della mia comunita’ e non abbandonera’ mai piu’ le isole Pelagie alla solitudine in cui sono state relegate per troppo tempo”.

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