“Lo avevamo detto in Parlamento più volte – ha rivendicato Marcello Pacifico, presidente Anief – questi docenti come i 70mila ablitati con Tfa, Pas, corsi di Scienze delle formazione primaria e all`estero, non possono continuare ad essere ignorati dai nostri governanti. Era inevitabile, come sta accadendo, che in tanti si sarebbero rivolti alle aule dei tribunali per ottenere giustizia”. Così altri 1.893 ricorrenti ottengono l`inserimento “in quelle Graduatorie ad esaurimento che il Miur continua a tenere ottusamente blindate”: i docenti precari, tutti regolarmente abilitati attraverso il diploma di maturità conseguito prima del 2002, vengono così inseriti in quelle liste di attesa pre-ruolo “da dove il Ministero dell`Istruzione si ostina da 13 anni a tenerli esclusi”. Le conseguenze potrebbero essere imponenti sulle immissioni in ruolo previste dalla Buona scuola: il sindacato ricorda che “una volta ottenuta la sentenza definitiva, il cui merito si discuterà il prossimo primo dicembre, questi ricorrenti potranno rivendicare quanto il Miur sta negando loro: la partecipazione al piano straordinario di 103mila immissioni in ruolo della riforma, con l`eventuale recupero dell`assunzione persa in modo illegittimo in tutte le fasi di assunzioni: dalla 0 alla A, fino all`attuale B e alla prossima C”.
“Aveva ragione il nostro sindacato – ha aggiunto Marcello Pacifico, presidente Anief – quando ha rivendicato, in tempi non sospetti, che i diplomati magistrale devono poter accedere alla possibilità di partecipare al piano nazionale di immissioni in ruolo, al pari di tutti gli altri abilitati inseriti nelle Graduatorie ad esaurimento. Lo avevamo detto a chiare lettere nelle audizioni tenute in primavera prima a Montecitorio e poi a Palazzo Madama, davanti alle commissioni Cultura e Istruzione di Camera e Senato congiunte: questi docenti – come i 70mila ablitati con Tfa, Pas, corsi di Scienze delle formazione primaria e all`estero – non possono essere ignorati dai nostri governanti. Perché questo è avvenuto: è come se fossero diventati invisibili. Era inevitabile, come sta accadendo, che in tanti si sarebbero rivolti alle aule dei tribunali per ottenere finalmente quella giustizia negata dal legislatore”. Il sindacato ricorda che il passaggio dalle graduatorie d`istituto a quelle ad esaurimento non è estensivo a tutta la categoria dei diplomati magistrale: a fronte di una sentenza del Consiglio di Stato, non di un`espressione della Corte Costituzionale, i benefici derivanti vengono adottati con certezza solo ai ricorrenti. Per ottenere, quindi, il medesimo risultato, l`inserimento nelle GaE, tutti i precari inseriti nelle graduatorie d`Istituto “è bene che procedano alla presentazione individuale di apposito ricorso”.