Scuola, obbligo genitori all’uscita. E si scatenano proteste

Scuola, obbligo genitori all’uscita. E si scatenano proteste
12 settembre 2016

Motorino, primi baci, scambio di confidenze o di consolazione per un brutto voto. Potrebbe non essere più così l’uscita da scuola per gli adolescenti che frequentano una media di Bergamo. La dirigente scolastica ha infatti deciso che i ragazzi, tra gli 11 e i 14 anni, quindi minorenni, dovranno ‘essere prelevati’ dai genitori. Proprio come i loro fratellini delle elementari. Una disposizione che già sta facendo discutere. Contrarie e perplesse le famiglie, ma anche le istituzioni. “L’autonomia dei ragazzi è da favorire”,ha detto l’assessore all’istruzione del comune Loredana Poli. Scoppia il caso per una circolare dell’Istituto Comprensivo Statale ‘Alberico Da Rosciate’ (Infanzia, Primaria e Secondaria). Firmata dalla dirigente scolastica Antonietta Iuliano, la ‘Disposizione per l’uscita degli alunni al termine delle lezioni’, dice chiaramente che ‘il ritiro alla fine delle attività didattiche di tutti gli alunni della scuola secondaria di primo grado dovrà avvenire attraverso accompagnamento dei genitori (o di un incaricato maggiorenne), in quanto minori di 14 anni’.

Così mentre quasi 8 milioni di studenti delle istituzioni statali e oltre 939.000 di quelle paritarie hanno ricominciato da oggi le lezioni, sul web si scatena l’ironia. Tra chi ricorda che una volta si andava da soli a scuola anche a 8 anni e chi si chiede dove porterà tutta questa ‘protezione ‘ o mancanza di fiducia verso gli adolescenti. “Il tema dell’autonomia dei ragazzi all’uscita della scuola ci riguarda – dice l’assessore Poli – perché è strettamente legato anche a come è la città al di fuori della scuola. Non è il primo anno che, con l’inizio dell’anno scolastico, affrontiamo una tematica simile:è un tema sul quale ci si può confrontare e sul quale si può trovare una linea di comportamento condivisa, tanto più che esistono già sul territorio esperienze positive che possono essere prese d’esempio”. Oggi quindi primo giorno di lezione in Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Molise, Piemonte, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto. Per gli studenti della provincia di Bolzano la scuola è cominciata il 5, mentre per quelli delle altre regioni aule aperte tra il 14 e il 15 settembre.

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