Cronaca

Sotto scure ucraina non solo Al Bano, a rischio pure “Novecento”. E spunta il brindisi anche con Putin e la Lecciso

L’Ucraina bandirà tutti i film e le serie televisive con la partecipazione di Al Bano. Lo riporta l’agenzia Ria Novosti da Kiev, sottolineando che dopo l’inclusione del Leone di Cellino San Marco nella lista nera del ministero della Cultura, non saranno vietate solo le canzoni dell’artista – da Felicità a “Nostalgia canaglia” – ma anche i video e i lungometraggi. E non sono pochi: da “Nel sole”, regia di Aldo Grimaldi (1967), dove appare anche una giovanissima Romina Power sino a “Quo vado”. “Se è nella lista, allora ci sarà un bando su tutti i film con la sua partecipazione, perchè in genere appena compare un nome, vietiamo”, si legge in un messaggio dell’Agenzia di Stato per il cinema dell’Ucraina. Un aspetto che se confermato va a toccare direttamente la produzione cinematografica italiana, non solo attraverso Al Bano.

Il Ministero della Cultura dell’Ucraina dall’agosto 2015 ha promulgato una “lista nera” di personaggi, russi e non, che “rappresentano una minaccia per la sicurezza nazionale”. Nella lista nera ci sono anche europei ed italiani. Al Bano (al secolo Albano Carrisi) non è l’unico. Già era stato inserito Michele Placido dal 10 dicembre dello scorso anno e sempre nello stesso elenco compaiono nomi importanti per l’universo culturale europeo e mondiale. A partire dal regista Emir Kusturica (dal 20.09.17), due volte Palma d’oro a Cannes, candidato agli Oscar e ormai parte di del patrimonio culturale mondiale. C’è il francese Gerard Depardieu, che al di là del suo essere filo Putin, ha fatto la storia del cinema, a partire dall’interpetrazione al fianco di Fanny Ardant nel film di François Truffaut ne “La signora della porta accanto” e da “L’ultimo metrò”, sempre di Truffaut.

Va notato che vietando Depardieu, si vietano film che rappresentano al meglio il cinema italiano. Uno per tutti “Novecento” di Bernardo Bertolucci. Ma non solo. L’ eclettico attore ha lavorato molto anche in Italia, per noti registi come Marco Ferreri, Bernardo Bertolucci, Luigi Comencini, Mario Monicelli, Mimmo Calopresti, Giuseppe Tornatore, Sergio Rubini e Ettore Scola. Se è vero quanto espresso in queste ore dall’Agenzia di Stato per il cinema dell’Ucraina, le pellicole dei maestri italiani con Depardieu saranno vietate, ci si chiede. Va ricordato che nel 2017 il Leone di Cellino San Marco era volato a Budapest per esibirsi in un concerto molto speciale, alla presenza di diversi capi di Stato, tra cui Vladimir Putin, con cui ha brindato dopo il concerto in compagnia della sua compagna Loredana Lecciso.

Una liaison ritenuta pericolosa, quindi, quella tra il capo del Cremlino e Albano, il quale in merito a Putin nel 2018 in un`intervista al Corriere della Sera ha dichiarato: “Lo sostengo da tempi non sospetti. È un grande. Ha un senso religioso della vita. Ha il pugno di ferro e non ci vedo nulla di male. Ormai lo usano molti, a partire da Trump ma anche da noi. Capisco che nei casi di mors tua vita mea ci voglia anche quello”. Il suo ricongiungimento artistico con Romina Power, per esempio, avviene proprio con 3 concerti a Mosca nell`ottobre 2013, da qui prenderà il via l’anno successivo “Al Bano & Romina Power Reunion Tour 2014”. Secondo l`elenco aggiornato del Ministero della Cultura del 6 marzo, pubblicato sul sito web del dipartimento, il cantante italiano, al secolo Albano Carrisi, rientra nell`elenco di persone che rappresentano una minaccia per la sicurezza nazionale. Al momento, 147 persone sono iscritte nella lista.

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