Segreteria Pd, ultimi ritocchi. Gentiloni-Renzi, primi divergenze sul voto. Il segretario cerca consensi al Sud

Segreteria Pd, ultimi ritocchi. Gentiloni-Renzi, primi divergenze sul voto. Il segretario cerca consensi al Sud
16 gennaio 2017

Si vota quando servira’ all’Italia, non quando serve al Pd. E’ questa la nuova ‘road map’ dei dem sulla strada del voto anticipato. In realta’ quel “non ho fretta di votare” spiegato da Renzi in un’intervista e’ soprattutto una mossa strategica, fanno presente i fedelissimi del segretario dem. L’obiettivo e’ quello di non presentarsi come la forza politica che ‘destabilizza’ la legislatura e il governo Gentiloni. Tuttavia la linea non cambia, il voto a giugno resta l’orizzonte indicato. “E anche se Renzi ha indossato i panni del ‘poliziotto’ buono – spiega uno dei ‘big’ del Nazareno – ci sara’ sempre chi fara’ la parte del poliziotto cattivo”.

DOSSIER Prima di capire quale sara’ il pronunciamento della Consulta sulle modifiche all’Italicum (solo dopo il 24 gennaio si comincera’ a stringere sulla nuova legge elettorale partendo da uno schema Pd-FI ma senza alcun nuovo patto del Nazareno, ribadiscono i renziani), l’ex premier puntera’ soprattutto a portare avanti un’agenda sociale, a rilanciare sui temi del lavoro e dell’immigrazione, a puntellare il fronte del campo progressista europeo. Ma la prima mossa da compiere e’ quella della nuova segreteria. Il segretario dem sta lavorando da giorni al ‘dossier’. Ha tenuto in settimana numerosi incontri al Nazareno ed e’ pronto ad annunciare – probabilmente domani – la nuova squadra. E’ ancora alla ricerca di qualche presenza femminile in piu’ da inserire. Nel nuovo progetto di rilancio dovrebbero far parte alcuni amministratori locali e sindaci come Falcomata’ (Reggio Calabria), Bonajuto (Ercolano), Palazzi (Mantova).

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PRIMI NOMI In segreteria dovrebbero entrare Nannicini (al Programma), lo scrittore Carofiglio (forse alla Comunicazione), Fassino (agli Esteri). Probabilmente anche il ministro dell’Agricoltura, Martina, ma senza una delega specifica, visto che l’Organizzazione dovrebbe essere affidata sempre a Guerini. Il segretario dem rivolgera’ la sua attenzione in questi mesi soprattutto al Meridione dove il Pd ha registrato un calo di consensi piu’ che di iscritti. Con l’obiettivo di preparare una nuova classe dirigente in vista del voto che l’ex premier ancora pensa possa esserci entro l’estate. Gli italiani – questo il suo convincimento – vogliono poter esprimersi nelle urne. Ma nel governo non tutti i ministri la pensano cosi’. L’orizzonte che si sono dati molti esponenti dell’esecutivo, pero’, e’ piu’ ampio e lo stesso Gentiloni, pur contando su un rapporto di ferro con Renzi, ha sottolineato in Cdm l’eventualita’ che la squadra di governo venga rafforzata a breve con nuovi viceministri e la necessita’ di andare avanti con le riforme.

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