Selezione astronauti: oltre 22mila domande, 24% da donne

Selezione astronauti: oltre 22mila domande, 24% da donne
24 giugno 2021

La professione di astronauta attira sempre più persone. L’Agenzia spaziale europea ha reso noti i dati provvisori della risposta al bando, che si è chiuso il 18 giugno, per la selezione degli astronauti e delle astronaute che andranno a formare il nuovo corpo astronautico. I numeri iniziali indicano che 22.589 persone hanno presentato domanda per i posti disponibili per aspiranti astronauti e astronaute dell’ESA, di queste 5.400 (il 24%) sono state avanzate da donne. Tra gli aspiranti astronauti ci sono 1.860 italiani (1.507 uomini e 353 donne). Il più alto numero di candidature è arrivato dalla Francia (7.137), seguita da Germania (3.700), Regno Unito (1.979) e Italia (1.860).

Le domande sono arrivate da tutti gli Stati Membri e Stati Membri Associati: tra di essi c’è anche la Lituania, i cui cittadini sono diventati recentemente idonei alla selezione grazie al nuovo status del Paese di Membro Associato dell’ESA. Nel precedente bando, che risale al 2008, in totale le domande presentate erano state 8.413, di cui 1.287 (il 15,5%) provenienti da candidate donne. Le candidature per il posto disponibile come astronauta con disabilità fisica sono state 257 (di cui 31 provenienti dall’Italia, 24 uomini e 7 donne). La selezione di quest’anno è la prima in cui l’ESA abbia offerto una posizione a un astronauta con una disabilità fisica: è previsto che la candidata o il candidato prescelto lavori insieme all’ESA per determinare gli adattamenti necessari per essere membro dell’equipaggio in una futura missione nello spazio.

A partire dalla data ultima per presentare le candidature, il 18 giugno 2021, fino all’annuncio su scala mondiale del nuovo corpo astronautico previsto per la fine del 2022, il processo di selezione di astronaute e astronauti dell’ESA si suddividerà in sei fasi chiave. La prima sarà la fase di screening durante la quale le candidature verranno valutate sulla base di tutti i documenti presentati, del modulo di domanda e del questionario compilato come parte del processo di candidatura. Le domande per la posizione di astronauta (con una disabilità fisica) saranno anche sottoposte a uno screening medico. Alla fine di ogni fase, i/le candidati/e saranno informati/e se la loro candidatura è passata alla fase successiva. Tuttavia, sarà necessario attendere pazientemente poiché l’intero processo di selezione richiederà un anno e mezzo di tempo.

“Il poter istituire una riserva di astronauti e astronaute, insieme alla selezione di quattro astronauti e astronaute staff e un astronauta con una disabilità fisica, offre ai nostri candidati e candidate più opportunità di quante ce ne siano mai state in passato. Come si può evincere dai numeri iniziali, c’è comunque un altissimo livello di competizione per questi ruoli spaziali così ambiti” afferma il direttore generale dell’ESA Josef Aschbacher. “Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno presentato la propria candidatura al ruolo di astronauta per il tempo e lo sforzo che hanno già impiegato. Apprezziamo la vostra pazienza nel dar modo al nostro team di lavorare per garantire un processo equo e completo, e ricordiamo a chiunque abbia un interesse a lavorare in ambito spaziale che essere un/una astronauta non è l’unica opportunità disponibile all’ESA. Nei prossimi anni saremo alla ricerca di una vasta tipologia di professionisti dello spazio e vi incoraggio a verificare queste opportunità sul nostro sito alla pagina ESA Careers”.

“È positivo – afferma David Parker, Direttore di Esplorazione Umana e Robotica dell’ESA – vedere un aumento nella distribuzione di genere dei candidati e delle candidate in occasione di questa selezione, ma i numeri mostrano anche che c’è ancora molto da fare per raggiungere un equilibrio di genere nel settore spaziale”. “Rappresentare tutte le componenti della nostra società è un aspetto che prendiamo molto seriamente. Sono impaziente di vedere quali di questi candidati e candidate si uniranno al nostro attuale corpo astronautico contribuendo alla loro rappresentanza sia sulla Terra che nello spazio”.

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