Sequestrato impianto di Pomezia, forse dispersa diossina

Sequestrato impianto di Pomezia, forse dispersa diossina
8 maggio 2017

Verificare il grado di diossina che potrebbe essersi diffuso nell’aria in seguito all’incendio registratosi all’interno della ‘Eco X’, azienda di stoccaggio con sede nei pressi di Pomezia e lungo la via Pontina, in provincia di Roma. Gli inquirenti della Procura di Velletri hanno dato incarico ai tecnici del’Arpa. In parallelo i magistrati hanno disposto il sequestro dell’area dove si è sviluppato il rogo. Entro giovedì prossimo dovrebbero essere disponibili i dati sul grado qualitativo di inquinamento dell’aria e venerdì è in programma un vertice in Procura per un punto della situazione. I pubblici ministeri hanno avviato accertamenti per verificare la regolarità dell’operato dell’azienda rispetto alle autorizzazioni che aveva. Il procuratore di Velletri, Francesco Prete, ed il sostituto Luigi Paoletti, titolari dell’inchiesta per incendio colposo, hanno anche disposto verifiche sulle fibre di amianto eventualmente liberatesi nell’aria.

Intanto, i livelli di pm10 nell’aria nelle immediate vicinanze dell’incendio sabato 5 maggio erano piu’ alti di quasi il triplo rispetto alla soglia di rischio. Sono i primi risultati diffusi dall’Arpa Lazio sui rilevamenti delle centraline provvisorie installate subito dopo il rogo nelle zone limitrofe. Nel dettaglio, il 5 maggio la concentrazione di pm10 era pari a 130 microgrammi per metro cubo, quando il limite fissato e’ di 50 microgrammi. Il giorno dopo, cioe’ ieri, i valori sono scesi a 73 microgrammi, comunque sopra la soglia. Il dato relativo al 5 maggio, comunica il Comune di Pomezia, si riferisce ad un campionamento effettuato a partire dalle ore 13,30 e terminato alle ore 24,00 e pertanto rappresenta una media della concentrazione del PM10 riferita a a 10 ore e mezza. Il campionamento di ieri invece, come previsto dalla normativa, e’ riferito a una media sulle 24 ore. I valori rilevati, sottolinea ancora il Comune, sono “analoghi ai valori registrati nel centro urbano di Roma nei periodi invernali di maggiore criticita’. Si ricorda che la normativa prevede che il limite giornaliero di 50 ug/m3 non puo’ essere superato oltre 35 volte durante l’anno solare”. I campioni raccolti sono stati inviati ai laboratori dell’Arpa Lazio per le successive determinazioni analitiche di idrocarburi policiclici aromatici (IPA) e diossine, analisi che richiedono tempi tecnici impossibili da abbreviare, i cui risultati verranno comunicati non appena disponibili.

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