Sicilia, dirigenti regionali attaccano Musumeci: basta populismo, rinnovi i contratti

Sicilia, dirigenti regionali attaccano Musumeci: basta populismo, rinnovi i contratti
Palazzo d'Orléans, sede del governo della Sicilia
20 luglio 2020

Anche il Di.R.Si. il sindacato dei dirigenti dell’amministrazione della Regione Siciliana attacca il governatore Nello Musumeci dopo la sua sortita sui dipendenti regionali e che ha scatenato un putiferio. “Mentre nei precedenti attacchi il Presidente della Regione Siciliana era stato generico, adesso riporta un dato preciso (80% dei dipendenti) a riprova della improduttività della macchina amministrativa afferma il segretario regionale del Dirsi, Gianpaolo Simone -. Ci piacerebbe conoscere i dettagli di questo studio, e non facili battute per ottenere una eco nazionale, ma piuttosto gli altri elementi emersi! Probabilmente sarà emerso che i Contratti Collettivi Regionali di Lavoro (strumento base previsto dall’art. 39 della Costituzione italiana per il corretto funzionamento dell’amministrazione e per le innovazioni che si possono introdurre nella parte giuridica) ad oggi risultano scaduti: LA DIRIGENZA ASPETTA DA 15 ANNI!”.

“Probabilmente – prosegue Simone – sarà emerso che da 20 anni non è stata superata l’anomalia tutta siciliana di una fascia dirigenziale transitoria (Corte dei Conti – Relazione sul Rendiconto Generale della Regione Siciliana Esercizio 2018- e la ‘cristallizzazione’ della terza fascia, continua a perpetrare una grave distonia rispetto all’ordito normativo della dirigenza pubblica degli altri comparti, dando vita a incancrenite situazioni di palese distonia tra inquadramento e funzioni espletate).
Probabilmente sarà emerso che dal lontano governo Lombardo che si fanno riorganizzazioni dei Dipartimenti della Regione Siciliana ogni due anni, e che ad oggi siamo con una organizzazione che fa acqua da tutte le parti! Probabilmente sarà emerso che gli ultimi Governi (ce ne sono stati di destra e di sinistra) non sono mai riusciti a fare un’organica legge di riforma della PA. Probabilmente sarà emerso che là media dei dipendenti è di 55 anni e non ha previsto alcun meccanismo di ricambio generazionale!”

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“Siamo certi – dice ancora il dirigente sindacale – che il Presidente Musumeci non avrà inventato un dato solo per fare bella figura in una platea di industriali, altrimenti avrebbe commesso lo stesso errore del peggior Populismo che lo stesso Presidente rinfaccia ad altri! Il grande generale statunitense Herbert Norman Schwarzkopf diceva: ‘Ho avuto ufficiali competenti che, di fronte ad un plotone, non vedevano altro che un plotone, un gruppo di soldati. Ma ho avuto anche leader che di fronte ad un plotone vedevano 44 individui, ciascuno dei quali aveva aspirazioni e sentimenti, ciascuno dei quali voleva vivere, ciascuno dei quali voleva far bene'”.

“Dal nostro osservatorio – evidenzia Simone – risulta che la maggior parte dei dipendenti fa il proprio dovere nonostante mille difficoltà della macchina amministrativa vecchia e scarsamente organizzata, tanto quanto basta per far raggiungere importanti traguardi alla Regione Siciliana! A noi risulta che grazie alla resilienza dimostrata dei dipendenti regionali in piena emergenza Covid-19, nonostante la sospensione dei termini e le proroghe della validità di tutte le autorizzazioni amministrative decise al livello nazionale, si è riusciti a non fermare la macchina amministrativa affrontando la sfida con responsabilità e talvolta intraprendenza! Come abbiamo più volte dichiarato, il sindacato DIRSI è il sindacato di Filippo Basile e sarà al fianco dell’amministrazione sana tutte le volte che ci sarà da emarginare e condannare le ‘mele marce’ che si annidano nella Pubblica Amministrazione”, conclude il Dirsi.

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