Sicilia, nasce un “patto politico per le riforme”. Udc, Ncd e Pd hanno detto sì

Sicilia, nasce un “patto politico per le riforme”. Udc, Ncd e Pd hanno detto sì
18 settembre 2015

Risanamento finanziario, gestione della spesa comunitaria, riforma della burocrazia e semplificazione amministrativa, politiche sociali e welfare, servizi pubblici locali: sono questi i punti principali di “un programma di riforme strutturali condivise” da portare avanti all’Ars, discussi questa mattina dai vertici regionali di Pd, Udc e Ncd. L’incontro, che si e’ tenuto in un albergo di Palermo, ha avviato un “patto politico per le riforme” che “ha l’obiettivo di armonizzare il quadro politico siciliano con quello nazionale, per un positivo rapporto tra la Sicilia e lo Stato”. “Si da’ vita dunque ad una intesa politica di ‘consultazione permanente’ sui problemi della Sicilia e per un proficuo rapporto di collaborazione fra la Regione e il governo nazionale, a partire dalle prossime leggi finanziarie regionali e nazionali”, si legge in una nota del gruppo Pd all’Ars. “Durante l’incontro non si e’ discusso dell’assetto della giunta regionale, avendo preso atto della posizione del Ncd, gia’ nota”, spiega il Partito Democratico. A conclusione, i vertici di Udc e Ndc hanno inoltre deciso di avviare la costituzione di un intergruppo parlamentare “Udc-Ncd per Area popolare”, funzionale alla successiva costituzione di un gruppo unico all’Ars, cosi’ come avvenuto al Parlamento nazionale: “un percorso propedeutico alla nascita di una formazione che possa rafforzare la rappresentanza politica dei moderati”.

SEL “Un governo per le riforme sostenuto da Pd, Udc e pezzi di centrodestra non e’ una novita’ per la Sicilia. E’ lo stesso schema che ha fatto nascere il governo Lombardo, con gli stessi uomini e le stesse scuse che servono a mantenere il potere e non certo a cambiare la nostra regione”. Cosi’ il deputato di Sel Erasmo Palazzotto commenta l’intesa raggiunta a sostegno del governo Crocetta. “La paura del voto – prosegue Palazzotto – e’ il cemento di questo accordo. Per non pagare il conto di anni di inefficienza e di malgoverno si preferisce tirare a campare. Le riforme – conclude Palazzotto – sono solo titoli per conferenze stampa e vertici che servono a coprire il vuoto politico di questa nuova maggioranza”.

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Articolo aggiornato alle 18:01

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