Politica

Sicilia, slitta l’iter della manovra economica fra assenze e oltre mille emendamenti

Palazzo dei Normanni, sede del parlamento siciliano

La tanto attesa prima tappa intermedia sulla “manovra ter”, il provvedimento economico di rilievo per la Regione Siciliana, è stata rinviata oggi a causa della scarsa presenza dei deputati di maggioranza in aula. La discussione generale, passaggio obbligato per il successivo avvio delle votazioni, avrebbe dovuto tenersi oggi come previsto dal calendario parlamentare, con il voto finale atteso tra mercoledì sera e giovedì mattina.

Tuttavia, il governo ha riconosciuto la presenza di meno di dieci deputati di maggioranza all’apertura della seduta pomeridiana, costringendo l’assessore all’Economia, Alessandro Dagnino, a chiedere il rinvio a domani. Di conseguenza si registra uno slittamento di 24 ore sull’intero cronoprogramma.

Particolarmente significativa è stata l’assenza del presidente della commissione Bilancio, Dario Daidone di Fratelli d’Italia, che ha comunicato un’improvvisa indisposizione. Altri deputati del centrodestra presenti in aula hanno evidenziato questo episodio, segnalando un contesto politico difficile. Rilevante poi la possibile assenza, mercoledì, di tutto il gruppo della Lega, impegnato in un evento pubblico a Messina con Matteo Salvini, in vista dell’avvio dei lavori per il Ponte sullo Stretto, progetto simbolo della maggioranza.

Oltre 1300 emendamenti

A complicare ulteriormente l’iter legislativo della manovra ter è l’esame di oltre 1.300 emendamenti presentati, tanti da rappresentare un potenziale ostacolo agli obiettivi fissati dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani che punta a una rapida approvazione. Il testo, di natura complessa e articolata, comprende un ampio spettro di interventi: dallo stanziamento di risorse per la manutenzione delle strade provinciali al sostegno finanziario per i Comuni alle prese con i costi aggiuntivi della gestione dei rifiuti; dai fondi per l’acquisto di immobili al fine di contenere i costi delle locazioni passive, fino ai contributi per i diversamente abili.

Particolare attenzione è rivolta anche a settori vulnerabili quali gli Asacom (assistenti scolastici per persone con disabilità) e i lavoratori precari dei consorzi di bonifica, lasciati inizialmente esclusi dal provvedimento. Tali aspetti rappresentano elementi critici che richiedono una normativa solida e tempestiva.

Le reazioni

In merito alla situazione, Stefano Pellegrino, presidente del gruppo di Forza Italia all’Ars, ha rilasciato una nota ufficiale: “La priorità del Governo e della maggioranza rimane l’approvazione tempestiva della finanziaria. Oggi era prevista soltanto una discussione generale, poiché il fascicolo emendamenti non sarà pronto prima di domani pomeriggio a causa della scelta ostruzionistica delle opposizioni. Questa dinamica spiega la ridotta presenza in Aula, sia in maggioranza che opposizione. Ribadiamo l’irresponsabilità di questo metodo ormai sistematico da parte del PD e dei 5 Stelle, che mirano soltanto ad impedire al Governo di lavorare. Ma quel che conta è portare a compimento la manovra con celerità per dare risposte alla Sicilia, con servizi ai cittadini, sostegno ai Comuni, sviluppo economico e stabilizzazione dei lavoratori precari”. 

“Una imbarazzante fuga dall’aula, forse per paura di affrontare le opposizioni – ha replicato Michele Catanzaro capogruppo del Pd all’Ars -. Governo e maggioranza ancora una volta dicono di avere a cuore i problemi dei siciliani e poi quando si tratta di votare sono scomparsi”. 

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Redazione