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Sicilia, via libera alla “manovrina”: 326 milioni per Comuni, disabili e sicurezza. L’opposizione: “Scelte a scapito dei più fragili”

Con il semaforo verde della Commissione Bilancio dell’Assemblea Regionale Siciliana (ARS), il ddl Variazioni di bilancio è pronto a sbarcare in Aula. Una manovra da 326 milioni di euro, più snella rispetto al testo iniziale, che punta a sostenere Comuni, scuola, sanità e sicurezza, ma che già divide la maggioranza e l’opposizione.

L’assessore all’Economia Alessandro Dagnino esulta: “Abbiamo fatto un ottimo lavoro, grazie alla coesione della maggioranza”. Tra le misure cardine, 10 milioni per l’assistenza agli studenti disabili (Asacom) e 4,6 milioni per la stabilizzazione dei precari nei Consorzi di bonifica. A questi si aggiungono 3 milioni in più per i portatori di handicap, 2,5 milioni contro la povertà e 40 milioni per lo smaltimento dei rifiuti, con Catania tra i beneficiari.

Sicurezza e infrastrutture al centro

Il capogruppo leghista Salvo Geraci sottolinea i 50 milioni per la manutenzione straordinaria delle strade provinciali, mentre Giuseppe Lombardo (Grande Sicilia) evidenzia i 20 milioni per i Comuni virtuosi nella differenziata e altri 20 per coprire i costi di smaltimento all’estero. Non mancano risorse per la sanità, con fondi per ridurre le liste d’attesa, specie per malati oncologici e disabili gravi.

Le critiche del M5S

Ma l’entusiasmo della maggioranza non placa le proteste. Antonio De Luca (M5S) attacca: “Hanno tagliato le misure urgenti a favore di norme non prioritarie. La commissione Bilancio è stata svuotata”. La vicecapogruppo Roberta Schillaci denuncia l’assenza di fondi per gli assistenti igienico-personali: “Troppi studenti disabili restano a casa”.

Editoria, un fondo da 4 milioni

Tra le novità, l’articolo 6 istituisce un fondo triennale per l’editoria siciliana (4 milioni l’anno), gestito da IRFIS, con agevolazioni per testate, tv comunitarie e case editrici. Una mossa per sostenere l’informazione locale, ma che suscita dubbi sull’effettiva trasparenza.

La partita si sposta in Aula

Ora il testo approderà a Sala d’Ercole, dove si preannuncia uno scontro serrato. La maggioranza punta a chiudere in pochi giorni, ma il M5S promette “ostruzionismo”. Il rischio? Che il dibattito si riduca a un maxiemendamento last-minute, scavalcando il confronto. Una manovra che, tra luci e ombre, prova a rispondere alle emergenze dell’isola. 

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Redazione