Economia

Sinergie e prospettive: il simposio di Vicenza ridisegna il futuro dell’oreficeria

Vicenza si riafferma come epicentro mondiale del gioiello, ma non più solo per la sua tradizione. La città veneta ha ospitato la prima edizione di The Vicenza Symposium, un evento che ha ridefinito il dialogo tra artigianato, scienza e industria. Curato da un comitato internazionale di undici esperti da cinque paesi, il Simposio ha lanciato un messaggio chiaro: il futuro del gioiello è una sintesi tra talento artigiano e innovazione tecnologica.

La tre giorni di lavori ha toccato temi cruciali come la rivoluzione digitale, la sostenibilità ambientale, i nuovi materiali e la qualità produttiva. Questi pilastri sono la vera strategia per il futuro. Come ha affermato Damiano Zito, Presidente del Simposio, “non si tratta solo di innovazione tecnica, ma di una vera e propria ‘arte della tecnologia’: mettere la creatività umana al centro, utilizzando gli strumenti più avanzati”.

Quando i concorrenti diventano alleati

L’evento ha dimostrato che la collaborazione è fondamentale per la crescita del settore. Massimo Poliero (Legor Group) e Damiano Zito (Progold), un tempo concorrenti, sono diventati partner in questa iniziativa. Questo modello di cooperazione ha ricevuto il plauso di Eddie Bell, fondatore del leggendario Santa Fe Symposium, che ha definito l’evento una “dichiarazione d’intenti”. Bell ha sottolineato che “quando l’industria coopera, tutti crescono” e ha incoraggiato la condivisione del sapere come risorsa per le future generazioni.

L’avanguardia scientifica al servizio del gioiello

Il programma scientifico ha presentato 21 contributi inediti focalizzati su come la scienza sta plasmando il futuro del settore. Si è parlato di tutto, dalle leghe alternative ai trattamenti superficiali senza cianuro. Ampio spazio è stato dato alle tecnologie additive come il Laser Powder Bed Fusion (LPBF) e il binder jetting, che stanno rivoluzionando la produzione.

I panel hanno esplorato anche il ruolo dell’Intelligenza Artificiale per ottimizzare i processi e migliorare la comunicazione. Altre ricerche hanno illustrato sistemi avanzati per la tracciabilità dei metalli tramite DNA tagging e blockchain, garantendo trasparenza e conformità normativa.

L’AI non sostituisce, ma potenzia

Un punto chiave emerso è stato il ruolo complementare dell’Intelligenza Artificiale rispetto all’abilità umana. L’AI non sostituisce l’artigianato, ma lo potenzia, offrendo strumenti per la gestione dei flussi industriali e lo sviluppo di leghe predittive. Al termine dei lavori, il primo Best Presentation Award è stato assegnato a Baptiste Rouxel per il suo studio su un oro verde a 18 carati con proprietà meccaniche migliorate.

Vicenza: un hub globale che guarda al futuro

Il successo del Simposio è stato ribadito da Matteo Farsura di Italian Exhibition Group (IEG), che ha sottolineato l’impegno a investire in progetti che supportino la crescita del settore. L’ampliamento del quartiere fieristico vicentino, che renderà più sinergica l’integrazione tra T.GOLD e Vicenzaoro, conferma questa visione.

Secondo il sindaco Giacomo Possamai, l’evento “segna un momento importante non solo per il settore, ma anche per il futuro stesso della nostra città”. The Vicenza Symposium ha unito ricerca, manifattura e impresa, riaffermando Vicenza come un laboratorio di idee e un hub strategico per la filiera orafa di alta gamma.

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Redazione