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Sinner, opera d’arte a Riyadh: Tsitsipas travolto, ora c’è Djokovic

Jannik Sinner

Jannik Sinner non delude le attese e, all’esordio nel prestigioso Six Kings Slam, si regala una semifinale di lusso. Il campione italiano, numero 2 del mondo, ha liquidato con autorità il greco Stefanos Tsitsipas con un netto 6-2, 6-3 in un’ora e quindici minuti di gioco dominato. Un biglietto da visita di altissimo livello che gli vale ora il confronto più atteso: quello con il leggendario Novak Djokovic.

La partita è stata un monologo tennistico dell’azzurro, mai in discussione. Sinner ha imposto il suo gioco sin dai primi scambi, mettendo a segno una strategia perfetta. Il punto di rottura è stato il rovescio dell’avversario, bersagliato senza sosta dalla risposta dell’italiano. Una pressione costante che è valsa sei service game persi da parte di Tsitsipas in nove turni di battuta. Un dominio che ha lasciato pochissimi spazi al greco, confermando lo stato di grazia del tennista di San Candido.

La resa dei conti con il “Re” di Belgrado

L’appuntamento è per domani sera, non prima delle ore 20, in una delle semifinali più ambite dal pubblico mondiale. Ad attendere Sinner ci sarà Novak Djokovic, il rivale storico con cui ha scritto pagine epiche della stagione appena conclusa. Un test supremo per misurare la propria condizione in questo avvio di stagione.

Dopo la vittoria, Sinner si è subito proiettato verso il duello con il campione serbo. “È bello tornare a Riyadh e vedere tanta gente sugli spalti. Il primo incontro non è facile, sono contento della performance”, ha esordito l’azzurro, per poi aggiungere sul match di domani: “Djokovic? Speriamo tutti che sia una bella partita. Ci conosciamo molto bene, abbiamo giocato tante volte. È fantastico condividere di nuovo il campo con Novak. Cercheremo solo di giocare il miglior tennis possibile”.

Il valore di una rivalità che rinasce

Oltre al confronto imminente, Sinner ha anche toccato il tema delle nuove rivalità che stanno trainando il tennis mondiale, in particolare quella con lo spagnolo Carlos Alcaraz. “È piuttosto interessante. Abbiamo una buona amicizia fuori dal campo, ma in campo cerchiamo di giocare al meglio. La rivalità è tutto ciò di cui questo sport ha bisogno. In passato abbiamo avuto grandi, grandissime rivalità. Ora ci sono nuovi giocatori che stanno emergendo e cerchiamo di spingerci al limite. È una dinamica molto interessante”.

Un quadro in evoluzione, quindi, che Sinner contribuisce a disegnare. La sua presenza in semifinale in questo torneo d’élite, e lo scontro con un monumento come Djokovic, sono l’ennesima conferma del suo ruolo di protagonista assoluto. L’obiettivo è ora un altro: trasformare l’ottima prestazione in un pass per la finale.

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Redazione