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Sinner spaventa Djokovic ma non basta e il serbo va in semifinale

Due ore di grande tennis non sono bastate a Jannik Sinner uscito di scena nei quarti di finale di Wimbledon, terzo Slam del 2022, che si sta disputando sui prati dell`All England Club di Londra, contro un grande Novak Djokovic. Nel match che ha aperto il programma sul mitico Centre Court il 20enne di Sesto Pusteria, n.13 del ranking e 10 del seeding, ha ceduto 57 26 63 62 62, in tre ore e 35 minuti di partita, al serbo, n.3 del ranking e primo favorito del seeding, già sei volte trionfatore sui prati londinesi e per la 53esima volta tra i migliori otto in uno Slam (per l`altoatesino erano invece i terzi quarti in un Major in carriera dopo Roland Garros 2020 ed Australian Open 2022).

Partenza decisa di Nole che vince tutti i primi sette punti del match e brekka Jannik già nel secondo game, confermando poi il vantaggio (3-0). L`altoatesino piano piano si scrolla di dosso un po` di tensione supplementare (3-1) e nel sesto game è bravo ad evitare che i break diventassero due (4-2). Non solo, in quello successivo, complice un piccolo passaggio a vuoto del serbo (due doppi falli), mette a segno il contro-break (4-3), rientrando completamente nel set (4-4). Dopo essersi visto annullare da Nole un primo set point, con un drop-shot perfetto (il primo giocato nel match) se ne procura un secondo, e con una prima robusta al centro chiude 7-5. Jannik è perfetto nel secondo set dove chiude 6-2. Nel terzo Djokovic va 4-1. Nel settimo game Jannik annulla due set-point: in quello successivo ne cancella un altro in maniera spettacolare ma poi chiude 6-3. Quarta frazione con evidente calo fisico dell’azzurro ed è 6-2 Djokovic così come il quinto con Djokovic che centra l’undicesima semifinale a Wimbledon e Jannik che esce a testa alta.

Parla Djokovic 

“Possiamo parlare solo degli ultimi tre set, e non dei primi due? Sono sicuro che ci saranno tante possibilità per Jannik in futuro, gli auguro solo tanta fortuna”. Per Jannik Sinner arrivano gli onori delle armi di Nole Djokovic a fine set. “Sì – continua – sono state due partite differenti, all`inizio lui è stato migliore, poi io sono uscito, mi sono parlato da solo allo specchio – è vero, l`ho fatto! – e insomma, quando vieni messo sotto, è necessario riordinare le idee. Sono stato fortunato a brekkarlo subito a inizio terzo, ho notato qualche crepa nel suo gioco, e sì, il toilet break è stato il momento di svolta. Ho giocato per 20 anni ormai, ma lo stesso mi capitano momenti di dubbio interiore come a tutti, è quella la sfida maggiore, e l`esperienza, gestire le pause, come ho detto sfruttare le pause bagno, credo che sia per quello che sono riuscito diverse volte in carriera a ribaltare partite in cui ero sotto. Questo campo mi ha ispirato a prendere in mano la racchetta quando avevo 5 anni, e spero che mi possa motivare a continuare”.

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