Cronaca

Slavina su hotel dopo il terremoto, estratta prima vittima. “Ci sono tanti dispersi”. Un superstite: “Lì sotto ci sono mia moglie e i miei due figli”

Il Soccorso alpino finora ha estratto la prima vittima dell’Hotel Rigopiano a Farindola (Pescara). I soccorritori proseguono a scavare “ma – raccontano – è difficilissimo”. Sotto la slavina che ha travolto ieri sera l’Hotel, ci sarebbero diversi morti e feriti. Nella struttura ricettiva alloggiavano circa 30 persone. I soccorritori hanno tratto in salvo due persone. Si tratta di Giampiero Parete e Fabio Salzetta, al momento della valanga si trovavano all’esterno dell’albergo, colpito ieri in pieno da una slavina, probabilmente provocata dalle scosse di terremoto. Salzetta è il manutentore dell’Hotel ed è originario di Farindola, mentre Parete, cuoco pescarese, ospite dell’hotel, era uscito dall’hotel per prendere delle medicine. I due, sono in buone condizioni fisiche e hanno resistito al gelo rifugiandosi all’interno delle proprie auto. Parete ha i suoi due bambini e la moglie all’interno dell’hotel dal quale non risponde nessuno. È in stato di choc e teme il peggio. Ad un amico, suo ex professore dell’Istituto alberghiero di Pescara, ha raccontato la prima concitata testimonianza di quello che ha vissuto: “Ho perso tutto. Lì sotto ci sono mia moglie e i miei due figli Ludovica, che ha sei anni, e Gianfilippo, di 8 anni”. La moglie Adriana è infermiera nella casa di cura De Cesaris a Spoltore, in provincia di Pescara.

SCI E PELLI DI FOCA “Abbiamo tratto in salvo due persone e le stiamo portando a valle a bordo di due barelle. Sono in buone condizioni, voglio essere ottimista”, ha detto uno dei soccorritori, Antonio Crocetta, consapevole che “ci sono molti dispersi”. “Nella notte si sono rifugiati in auto e i nostri medici li hanno subito soccorsi. E’ stato molto difficile raggiungere l’hotel, noi del soccorso alpino e della Guardia di Finanza ci siamo riusciti con gli sci e le pelli di foca”, ha aggiunto. Il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, fa sapere che “l’hotel è stato raggiunto questa mattina alle 4.30 da uomini valorosi di fronte a situazioni al limite. Hanno raggiunto la struttura mettendo in sicurezza due persone e adesso stanno lavorando per portare i mezzi che ancora fanno fatica ad arrivare per le condizioni proibitive anche per il soccorso tecnico”, aggiunge Curcio. Il personale dell’albergo e i clienti sarebbero da quasi 24 ore sotto la neve e le macerie. “La valanga è immensa”, confermano i soccorritori. Dentro l’albergo, come detto, risultano circa 30 dispersi.

TERRA TREMA Intanto militari del soccorso alpino della Guardia di Finanza sono riusciti a raggiungere con gli sci una persona che si era rifugiata sotto un capannone pericolante in località Ortolano a Campotosto (Aq). Nella stessa zona si procederà poi alle ricerche di un’altra persona rimasta dispersa in seguito a una slavina. E’ un uomo di 65 anni dato per disperso ieri. Sarebbe fuggito di casa dopo la prima scossa e poi di lui si sono perse le tracce. Le ricerche appaiono complesse a causa della grande quantità di neve caduta lungo la statale 80, a circa 1.400 metri. Alle ricerche sono impegnati uomini della Guardia di Finanza, dell’Esercito e dei Vigili del fuoco, questi ultimi con l’ausilio di mezzi specializzati. Ma la terra continua a tremare. Sono state più di 80 le scosse di terremoto registrate, a partire dalla mezzanotte, dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia nelle zone del Centro Italia, colpite dal sisma del 24 agosto scorso. Secondo l’Ingv, sono state due le scosse con magnitudo più alta, 3.5: la prima è state registrata alle 2,28 nella provincia dell’Aquila, a una profondità di 10 chilometri, la seconda ha colpito la provincia di Rieti alle 2.53, a 8 chilometri di profondità.

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it
Condividi
Pubblicato da