Ecco come i soccorsi hanno salvato lo speleologo caduto

6 agosto 2018

È salvo Stefano Guarniero, lo speleologo triestino caduto durante un’escursione in una grotta a 200 metri di profondità sul monte Canin, al confine tra l’Italia e la Slovenia, sabato 4 agosto. A riportarlo in superficie i volontari del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico, i quali hanno creato un ingresso secondario per raggiungere il collega, utilizzando anche piccole cariche esplosive.

Lo speleologo, 33 anni, è subito stato trasportato all’ospedale di Tolmezzo, in provincia di Udine, da un elicottero sanitario. Componente del Soccorso alpino di Trieste e infermiere, Guarniero nel 2014 in Baviera si era distinto assieme ad altri, come uno dei soccorritori che hanno contribuito direttamente al salvataggio di un ferito dall’abisso di Riesending, a mille metri di profondità, in quanto primo infermiere a raggiungerlo, rimanendo per due giorni dentro la grotta.

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