Spazio, @AstroSamantha compie 100 giorni in orbita (VIDEO)

“Samantha ha fatto il lavoro più impegnativo del pianeta, senza dubbio. Essere un buon coordinatore è di sicuro il lavoro più difficile che si possa fare quassù e lei lo ha svolto alla perfezione, si è preparata bene e ha fatto un lavoro fantastico, tanto di cappello”. Non potevano esserci parole migliori che quelle del comandante della Iss, Barry Wilmore per celebrare i 100 giorni di permanenza in orbita per l’astronauta italiana dell’Esa, Samantha Cristoforetti.Parole pronunciate al termine dell’ultima delle tre “passeggiate spaziali” per le quali Samantha ha svolto un importante ruolo di monitoraggio e coordinamento. Un riconoscimento all’eccellenza “made in Italy” espressa dalla nostra astronauta, frutto anche degli anni di preparazione e addestramento prima in Aeronautica militare, come pilota da combattimento e poi all’Esa, alla Nasa e alla Roscosmos, come ingegnere di bordo dell’Iss.Samantha è partita dal cosmodromo di Baikonur, in Kazakhstan il 23 novembre del 2014 a bordo di un razzo Sojuz, assieme ai colleghi Anton Shkaplerov russo e Terry Virts, americano. Ad accoglierla sulla Iss, dov’è stata la prima del suo equipaggio a entrare, i russi Aleksandr Samokutjaev ed Elena Serova e l’americano, Barry Wilmore. L’astronauta italiana è protagonista della seconda missione di lunga durata dell’Agenzia spaziale italiana (Asi), “Futura” che terminerà il 14 maggio 2015 con l’atterraggio della Sojuz Tma-15M nel deserto del Kazakhstan. A bordo della Iss che orbita intorno alla Terra a un’altezza di 400 Km e a una velocità di 28mila km all’ora, la Cristoforetti ha diversi compiti da svolgere. Innanzitutto quelli da ingegnere di bordo della Expedition 42/43 che comprendono la manutenzione della base oppure le delicate fasi di cattura delle navette cargo. Poi ci sono gli esperimenti scientifici, oltre 200 in media quelli per i quali sono impegnati gli astronauti dell’Iss. Di questi una decina sono italiani, inseriti dall’Asi nella misisone “Futura”. Si tratta di attività di ricerca e monitoraggio, con importanti ricadute sulla vita quotidiana di tutti noi, spesso messe a punto da giovani scienziati di università italiane. Nello Spazio il tempo degli astronauti – compreso il sonno – è scandito da una precisa e serrata timeline che prevede anche attività fisica per non perdere il tono muscolare e alle fotografie del nostro pianeta dal modulo italiano Cupola condivise anche via internet dalla nostra @AstroSamantha.

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