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Speronamento sul Nilo, muore turista italiana. La Farnesina in azione

Una vacanza sul Nilo si è trasformata in tragedia. Denise Ruggeri, 47 anni, insegnante di Cagnano Amiterno, piccolo comune in provincia dell’Aquila, è morta ieri sera dopo che la nave da crociera sulla quale viaggiava si è scontrata con un’altra imbarcazione a circa trenta chilometri da Luxor, nel sud dell’Egitto. La donna insegnava in una scuola di Pizzoli, sempre nell’Aquilano. A bordo della Royal Beau Rivage viaggiavano settanta-ottanta connazionali.

Erano passate da poco le 19 ora locale quando è avvenuto lo speronamento. La collisione ha distrutto quattro cabine della nave. Denise Ruggeri, secondo una prima ricostruzione, è caduta nella sua cabina riportando una grave ferita a un polmone. Inutili i tentativi di soccorso: la donna è deceduta poco dopo l’impatto. Il marito, che viaggiava con lei, è rimasto illeso. I funzionari del consolato d’Italia si sono subito messi in contatto con il coniuge e con i tour operator che assistono gli altri italiani presenti sull’imbarcazione. Nessun altro connazionale risulta ferito.

La Farnesina attiva il console onorario a Luxor

La Farnesina ha fatto sapere di seguire la vicenda attraverso l’ambasciata italiana al Cairo. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani è stato informato e “ne segue l’evoluzione”, si legge in una nota ufficiale. È stato immediatamente attivato il console onorario italiano a Luxor per gestire l’emergenza e assistere i connazionali coinvolti nell’incidente. L’ambasciatore d’Italia al Cairo, Agostino Palese, ha confermato la dinamica dell’accaduto precisando che al momento tutti gli altri italiani a bordo sono in salvo.

Sono tuttavia in corso verifiche per accertare definitivamente le condizioni di tutti i passeggeri della Royal Beau Rivage.
La zona di Luxor è una delle mete turistiche più frequentate dell’Egitto grazie alle straordinarie bellezze archeologiche e naturali. Migliaia di turisti ogni anno scelgono le crociere sul Nilo per ammirare i templi e i monumenti dell’antica civiltà egizia. L’incidente di ieri sera getta nuovamente un’ombra sulla sicurezza della navigazione fluviale nel Paese nordafricano.

Il Nilo teatro di altri incidenti negli ultimi anni

Non è la prima volta che una crociera sul Nilo si trasforma in tragedia. A fine ottobre scorso un incendio aveva devastato una nave a bordo della quale viaggiavano una sessantina di italiani, poi tratti in salvo. Le fiamme, scoppiate per ragioni non del tutto chiare, avevano rischiato di trasformare il viaggio dei connazionali in un dramma. Ad aprile sei persone erano morte annegate nel fiume, a un centinaio di chilometri dal Cairo, dopo che un microbus era precipitato da un traghetto durante le operazioni di imbarco.

Nel 2013 si era verificato uno degli incidenti più gravi: una nave da crociera con centododici persone a bordo era affondata nei pressi di Assuan, nel sud del Paese. In quel caso l’intervento tempestivo delle autorità egiziane aveva permesso di mettere in salvo tutti i passeggeri, tutti di nazionalità egiziana. La sicurezza della navigazione sul Nilo resta una questione aperta, nonostante gli sforzi delle autorità locali per garantire standard adeguati. Gli incidenti continuano a ripetersi con una frequenza preoccupante, alimentando dubbi sulla manutenzione delle imbarcazioni e sull’efficacia dei controlli.

Pubblicato da
Giuseppe Novelli