SQUALIFICATO DA EUROVISION | “Tolleranza zero davanti a questi comportamenti”: bloccato l’ingresso al palco

Eurovision 2025 - Ilfogliettone.it (Fonte X)
Tra le eliminazioni clamorose all’Eurovision c’è quello del cantante olandese a seguito della denuncia di una donna.
L’Eurovision Song Contest è stato scosso da una decisione clamorosa: Joost Klein, il rappresentante olandese, è stato escluso dalla finale a seguito di un’indagine condotta dalla polizia svedese. E’ successo nell’edizione dell’anno scorso. La European Broadcasting Union (EBU) con un comunicato ufficiale dichiarando che la misura è stata presa in seguito a una denuncia per “intimidazione” presentata da una donna del team di produzione, in relazione a un episodio avvenuto dopo l’esibizione di Klein nella seconda semifinale.
Nel comunicato l’EBU ha voluto chiarire che il comportamento dell’artista è stato giudicato una violazione delle regole del concorso. La politica dell’organizzazione, viene sottolineato, è di tolleranza zero verso qualsiasi comportamento inappropriato, con l’obiettivo di garantire un ambiente sicuro a tutto il personale. La vicenda è attualmente oggetto di indagine da parte della polizia svedese, ma Klein non è in stato di fermo. Secondo l’emittente pubblica svedese SVT, la denuncia sarebbe legata a un comportamento intimidatorio, probabilmente verbale, ma i dettagli non sono stati divulgati.
Un precendete importante che anche quest’anno avrà tolleranza zero nei confronti di episodi di questo tipo. L’esclusione di Klein ha alimentato una serie di speculazioni online e nei media, soprattutto a causa di alcune sue uscite durante la conferenza stampa post-semifinale. L’EBU, però, ha voluto precisare che la vicenda non coinvolge in alcun modo altri artisti, e men che meno la rappresentante israeliana Eden Golan, con cui Klein aveva mostrato dissenso apparente coprendosi il volto con la bandiera olandese durante la loro apparizione congiunta.
L’edizione 2024 dell’Eurovision è stata fin dall’inizio attraversata da tensioni legate alla situazione in Medio Oriente, e in particolare alla guerra a Gaza. Eden Golan, ventenne israeliana in gara con la canzone “Hurricane”, è stata al centro dell’attenzione dopo che il suo brano è stato modificato per eliminare presunti riferimenti all’attacco del 7 ottobre da parte di Hamas. La sua presenza ha sollevato proteste, ma l’EBU ha sempre ribadito la neutralità politica del concorso.
L’intervento in conferenza stampa
Durante la conferenza seguita alla semifinale, Joost Klein si era distinto per una battuta polemica rivolta al moderatore, che aveva suggerito a Eden Golan di non rispondere a una domanda scomoda sulla sicurezza della sua partecipazione. Klein, con un “Perché no?”, aveva interrotto, attirando critiche ma anche consensi. Tuttavia, l’EBU ha ribadito che la sua esclusione non è legata a quell’episodio.
La reazione della tv pubblica olandese Avrotros non si è fatta attendere. In una nota inviata all’agenzia AFP, l’emittente ha definito la decisione “sproporzionata e radicale”, esprimendo profondo dispiacere per quanto accaduto. Avrotros ha annunciato che affronterà la questione in modo approfondito al termine del concorso, auspicando un chiarimento con tutte le parti coinvolte, inclusa l’EBU.

Joost Klein: un’artista fuori dagli schemi
Joost Klein non è un personaggio convenzionale. YouTuber e musicista poliedrico, ha portato sul palco dell’Eurovision una canzone autobiografica, “Europapa”, dedicata al padre scomparso. Cresciuto come orfano insieme al fratello e alla sorella, ha trasformato la sua storia personale in un inno all’apertura mentale e all’abbattimento delle etichette. La sua esclusione rappresenta una perdita significativa anche sul piano artistico.
Con l’esclusione di Joost Klein, i Paesi Bassi hanno visto sfumare una concreta possibilità di salire sul podio dell’Eurovision 2024. Dopo aver conquistato l’accesso alla finale nella seconda semifinale, Klein era considerato tra i favoriti. La sua assenza lascia un vuoto nello spettacolo e apre interrogativi sulla gestione disciplinare dell’evento da parte dell’EBU, in un’edizione già segnata da forti tensioni politiche e polemiche.