Regione, stop pirateria giornalistica

24 aprile 2014

“Basta con la pirateria giornalistica alla Regione: l’informazione sia restituita alla competenza dei professionisti. E’ una questione di trasparenza, prima ancora che di efficacia”. Lo dice Nello Musumeci, primo firmatario di un disegno di legge sottoscritto anche da numerosi deputati di altri schieramenti politici, che prevede la ricostituzione dell’Ufficio stampa della Regione siciliana, attraverso un concorso pubblico. ”L’iniziativa – spiega – nasce dalla necessita’ di dare attuazione ad un preciso obbligo di legge della Regione: quello di assicurare il massimo livello di trasparenza, conoscibilita’ e, dunque, efficacia dell’azione amministrativa, attraverso un’adeguata attivita’ di comunicazione e informazione dei propri compiti istituzionali”.

Per il leader dell’opposizione all’Assemblea regionale siciliana serve “un urgente intervento normativo”, con il quale sbloccare “l’attuale situazione di impasse che condiziona l’avvio delle procedure di ricostituzione dell’ufficio stampa a Palazzo d’Orleans, in rigorosa osservanza dei criteri e delle procedure fissate dalla legislazione vigente in materia di accesso al pubblico impiego”. L’ufficio sara’ composto da 15 giornalisti professionisti, un numero che appare “inadeguato se confrontato con quello di analoghi uffici stampa in altre Regioni italiane – dice ancora Musumeci -. Per fare un esempio: la Regione Lazio ne ha 40, il Piemonte 38, l’Emilia Romagna 35, la Lombardia 31, il Trentino Alto Adige 20, il Friuli Venezia Giulia 19. Rispetto alla legge originaria di istituzione dell’ufficio stampa della Presidenza della Regione, la cui pianta organica era di 24 posti e tutti inquadrati con la qualifica di ‘capo redattore’, noi prevediamo – sottolinea Musumeci – una riduzione organica di quasi il 40 per cento”.

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“Una scelta – conclude – che comporta una diminuzione notevole dei costi complessivi perche’, oltre al numero dei posti, l’inquadramento di caporedattore non e’ esteso a tutti i giornalisti, ne’ sono previsti distaccamenti in sedi estere, che comporterebbero aggravio di costi”. I giornalisti dovranno essere esclusivamente professionisti.

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