Strage Manchester, smantellata “gran parte” rete di Abedi. Polizia teme altro ordigno

Strage Manchester, smantellata “gran parte” rete di Abedi. Polizia teme altro ordigno
27 maggio 2017

Con gli arresti effettuati finora la polizia ritiene di aver smantellato “gran parte” della rete di Salman Abedi, l’attentatore suicida di Manchester che lunedì compiuto una strage a un concerto pop. In carcere al momento ci sono otto uomini che avrebbero collegamenti con l’attentato che ha ucciso 22 persone, compresi il padre e il fratello di Abedi, Hisham, il quale ha ammesso di sapere del piano di Salman, che gli avrebbe telefonato un quarto d’ora prima di far detonare al bomba, secondo indiscrezioni di stampa. Il capo dell’antiterrorismo britannico Mark Rowley ha detto che l’inchiesta ha fatto “immensi” progressi. Abedi ha usato un ordigno esplosivo assemblato con grande cura, probabilmente con l’aiuto di terzi, per compiere la sua strage al concerto di Ariana Grande, secondo fonti di polizia ed esperti. Il quotidiano britannico The Times scrive che Abedi avrebbe progettato l’attentato per almeno un anno, comprando viti e chiodi con i quali riempire l’ordigno da vari negozi di ferramenta nella città del nord dell’Inghilterra prima di recarsi in Libia. Fonti di sicurezza hanno detto al Telegraph di temere che ci sia una secondo ordigno nelle mani di altri jihadisti. Abedi è tornato dalla Libia solo pochi giorni prima dell’attentato e la polizia sta ancora cercando di ricostruire i suoi movimenti e quelli della rete che lo ha assistito.

La polizia ha rivelato poco sull’esplosivo usato, ma le fotografie della scena della strage, pubblicate dal New York Times con grand scorno del governo britannico, indicano che Abedi ha fabbricato “un ordigno improvvisato costruito con grande cura e attenzione”, ha scritto il quotidiano Usa. Le immagini mostrano un frammento di uno zaino Karrimor blu, viti e bulloni metallici, i resti di una potente batteria e un detonatore apparentemente portatile. Se alcune parti della bomba sono facili da reperire, “il detonatore non è una cosa su cui è facile mettere le mani senza sollevare sospetti” ha detto all’afp l’esperto di sicurezza britannico Will Geddes. “Assemblare un ordigno come questo non è un lavoro facile” ha aggiunto. “Raramente c’è un solo attore con gli ordigni improvvisati, ci sono molte persone e molte parti”. Dopo il suo ritorno dalla Libia, Abedi è stato intercettato dalle telecamere di sicurezza di un centro commerciale venerdì, mentre comprava lo zaino Karrimor. L’attentatore avrebbe assemblato l’ordigno a due diversi indirizzi, scrive il Telegraph. “Avrà trascorso del tempo in un campo d’addestramento, forse in Libia, dove gli è stato spiegato come fare” ha detto al quotidiano l’ex ufficiale della polizia metropolitana David Videcette, che ha partecipato all’indagine sulle bombe del 2005 a Londra.

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