Studiare inglese all’estero: un’esperienza che può aprire nuove strade per il proprio futuro
Conoscere l’inglese non è più soltanto un valore aggiunto, ma una competenza che oggi è essenziale per cogliere le migliori opportunità professionali in un mondo che, come ben sappiamo, è sempre più interconnesso. Eppure nel nostro Paese, nonostante la consapevolezza dell’importanza di conoscere una seconda lingua, il livello medio di conoscenza dell’inglese resta basso e il sistema scolastico fatica a colmare questo divario. È per questo motivo che i corsi di inglese all’estero, unanimemente riconosciuti come uno dei mezzi più efficaci per imparare la lingua di Re Carlo, sono sempre più richiesti da studenti, giovani adulti e professionisti.
Il livello di inglese in Italia: una realtà con molte ombre
L’Italia occupa attualmente il 46° posto su 113 Paesi nell’EF English Proficiency Index, venendo classificata tra le nazioni con competenza linguistica “media”. Si posiziona dietro a Paesi come Paraguay, Albania, Russia e Ghana, con un punteggio medio di 528, ben distante dalla soglia “alta” (oltre i 600 punti) che consente di operare con sicurezza nei contesti internazionali. Si tratta di una situazione che penalizza studenti e lavoratori italiani, rendendo più difficile l’accesso a esperienze all’estero, opportunità di carriera o collaborazioni globali.
Le difficoltà strutturali dell’insegnamento dell’inglese in Italia
Il ritardo dell’Italia nell’apprendimento della lingua inglese non può essere spiegato solo con il basso numero di ore scolastiche dedicate alla materia. Le criticità sono più profonde e radicate. Molti insegnanti, pur qualificati, non possiedono una reale padronanza della lingua parlata, il che limita la possibilità per gli studenti di acquisire una pronuncia naturale e abilità comunicative efficaci.
Il metodo di insegnamento è spesso incentrato su grammatica, regole e memorizzazione, a discapito della comunicazione reale e dell’interazione. La scarsità di insegnanti madrelingua rende l’esperienza didattica poco dinamica. A ciò si aggiunge una limitata esposizione alla lingua nella vita quotidiana: in Italia il doppiaggio di film, serie e altri contenuti è la norma e l’interazione con l’inglese originale resta marginale. Anche il divario geografico pesa: nelle aree rurali e nel Sud le opportunità di confronto con l’inglese sono ancora più scarse rispetto a quelle che si hanno nei grandi centri urbani.
Perché studiare inglese all’estero è più efficace?
Quando per lavoro, studio o altre motivazioni si soggiorna in un Paese anglofono, l’inglese smette di essere un oggetto di studio e diventa uno strumento di vita quotidiana. Le ricerche di Cambridge English lo confermano: la full immersion in un ambiente estero è la modalità più rapida ed efficace per acquisire padronanza nella lingua di riferimento. Parlare inglese al supermercato, leggere cartelli, seguire conversazioni in metropolitana, partecipare ad attività culturali o sportive, ascoltare le notizie o guardare una serie tv in lingua originale ecc. sono tutte occasioni che favoriscono un apprendimento spontaneo e pratico.
Questa esposizione continua consente di sviluppare una pronuncia più autentica, una maggiore fluidità nella conversazione e una sicurezza comunicativa che difficilmente si raggiunge tra i banchi di scuola. Inoltre, vivere in un contesto internazionale rafforza la capacità di adattamento, amplia la visione del mondo e aiuta a superare il timore di sbagliare, migliorando anche la propria autonomia personale. Chi sceglie un’esperienza di studio all’estero, attraverso programmi strutturati, ha la possibilità di apprendere l’inglese in modo diretto, dinamico e immersivo, con benefici evidenti anche a lungo termine.
EF: un punto di riferimento per chi vuole imparare l’inglese vivendo la lingua
Tra le organizzazioni che offrono percorsi di apprendimento linguistico all’estero, EF è una delle realtà più affermate. Con oltre sessant’anni di esperienza, propone soluzioni pensate per ogni esigenza: dai soggiorni studio brevi ai percorsi accademici, dai corsi di business alle preparazioni per certificazioni come IELTS o Cambridge. Le destinazioni disponibili coprono tutto il mondo anglofono: Regno Unito, Irlanda, Stati Uniti, Canada, Australia, Nuova Zelanda, Malta e Sud Africa.
I programmi sono accessibili a studenti, adulti e professionisti, e prevedono classi internazionali, alloggi sicuri (in famiglia o in residence), attività culturali, laboratori in lingua e un’assistenza continua, dalla fase di iscrizione fino al rientro in Italia. A conclusione del percorso, è possibile ottenere certificati EF o accedere a esami ufficiali riconosciuti a livello globale, utili per proseguire gli studi o arricchire il curriculum professionale.
Corsi di inglese all’estero: un investimento per il proprio futuro
Imparare l’inglese oggi non è un’opzione, ma una vera necessità. Farlo all’estero, in modo immersivo e guidato, consente di trasformare la lingua in una competenza reale, utile e riconosciuta. Con EF, l’inglese non si studia soltanto: si vive, si pratica, si interiorizza. E può davvero aprire nuove strade per il futuro.
