Tar Sicilia dà ragione all’Inda: all’ente spettano i finanziamenti

4 giugno 2015

Il Tar di Palermo dà ragione all’Istituto nazionale del dramma antico e annulla la revoca del finanziamento per l’anno 2009 avviata l’anno scorso dall’allora assessore regionale al Turismo Michela Stancheris. L’Inda, aveva presentato ricorso contro il decreto dell’assessorato siciliano al Turismo che avviava le procedure per la revoca del cofinanziamento Po-Fesr di un milione e 75mila euro concessi nel 2009 alla Fondazione per le tragedie greche portate in giro per la Sicilia. In particolare, l’assessorato contestava l’allestimento della manifestazione “Inda in tournée”, diversa da quella originariamente finanziata, mediante l’utilizzo dei propri fondi regionali. Una tesi che però non è stata accolta dal Tar che ha ritenuto “consolidato un evento teatrale che mantiene inalterata la tipologia, la qualità e la rilevanza culturale dell’allestimento, pur avendo luogo in siti differenti rispetto agli anni precedenti”.

“L’amministrazione regionale – scrivono i giudici – non ha offerto alcuna giustificazione delle ragioni per le quali la realizzazione di parte delle rappresentazioni classiche al di fuori del Teatro greco di Siracusa sia da considerarsi priva di tale requisito” e, aggiungono, “la presenza nominalistica della dicitura ‘Inda in tournée’ non può essere considerata un nuovo progetto ma rappresenta solo una delimitazione dell’originario progetto a talune delle rappresentazioni classiche già inserite nella domanda di finanziamento”. Soddisfatto il presidente della Fondazione Giancarlo Garozzo. “La decisione dei giudici del tribunale amministrativo – ha commentato – premia il lavoro portato avanti ogni anno dall’Istituto e dal suo personale. È il segno più tangibile che nulla di anomalo è da ricercare nella gestione di un istituto che, voglio ricordarlo ancora una volta, è un patrimonio di tutto il paese e come tale viene gestito”.

Leggi anche:
Gerard Depardieu: accuse di violenza sessuale e ombre sul cinema francese
Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti