Targhe, addio ai numeri: ufficiale, li hanno vietati I Approvata la riforma: da settembre 8 mila euro di multa se te la trovano
Targa (Pexels) Ilfogliettone
Presto sulle strade importanti novità e occorre adeguarsi per non incappare in spiacevoli sanzioni. Cosa si deve sapere.
Le targhe automobilistiche hanno un ruolo fondamentale, agendo come un documento d’identità per i veicoli. La loro funzione primaria è l’identificazione univoca di un’auto, permettendo di risalire al proprietario in modo inequivocabile. Questo è cruciale per scopi amministrativi, legali e di pubblica sicurezza, come nel caso di incidenti o infrazioni stradali.
Nel corso degli anni, il sistema di targatura in Italia ha subito diverse evoluzioni. Inizialmente, era in uso un formato provinciale, dove una sigla indicava la provincia di immatricolazione, seguita da un numero progressivo. Questo sistema rendeva molto semplice riconoscere da quale parte del paese provenisse un veicolo. Nel 1994, è stato introdotto un nuovo sistema di targhe nazionali, caratterizzato da un formato alfanumerico e sequenziale (due lettere, tre numeri e due lettere).
Questa modifica ha uniformato l’identificazione dei veicoli su tutto il territorio nazionale, rendendo la gestione più semplice e, allo stesso tempo, più difficile la “localizzazione” del veicolo tramite la targa. Il passaggio al formato alfanumerico ha risposto alla necessità di avere un maggior numero di combinazioni disponibili per far fronte alla costante crescita del parco auto circolante.
Sebbene abbia comportato la perdita dell’indicazione geografica, il nuovo sistema garantisce un numero virtualmente illimitato di immatricolazioni uniche e facilita notevolmente i controlli da parte delle forze dell’ordine.
Le targhe personalizzate
Le targhe nel mondo offrono una grande varietà di formati, colori e sistemi di numerazione, riflettendo la storia e la cultura di ogni paese. In Europa, molti stati hanno adottato un formato comune: una banda blu a sinistra con il simbolo dello Stato membro e le stelle dell’Unione Europea, seguita da una combinazione alfanumerica. Al di fuori dell’Europa, le differenze diventano ancora più evidenti.
Negli Stati Uniti, ogni stato ha un proprio design di targa, spesso decorato con slogan o immagini rappresentative del territorio. Inoltre, molte giurisdizioni offrono la possibilità di richiedere targhe personalizzate a pagamento, permettendo agli automobilisti di scegliere la propria combinazione di lettere e numeri.

Regole e sanzioni
Negli ultimi anni, la targa è diventata uno strumento fondamentale per la tracciabilità e la legalità dei veicoli. In Italia, la sua produzione è centralizzata presso l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, per garantire uniformità e sicurezza. Il formato attuale è di tipo alfanumerico (AA000AA) e permette oltre 230 milioni di combinazioni, escludendo le lettere ambigue per una migliore leggibilità.
Le norme stabiliscono che l’Istituto Poligrafico consegni le targhe entro 30 giorni dalla carta di circolazione, definendo anche i criteri per la loro collocazione e leggibilità. Il Codice della Strada è molto severo: è vietato aggiungere scritte o sigle che alterino il codice alfanumerico. Le sanzioni per chi modifica la targa sono molto alte, e possono arrivare fino a 8.186 euro.
