Tatuaggio sacro, Marco Manzo sfida i confini dell’arte

Tatuaggio sacro, Marco Manzo sfida i confini dell’arte
22 marzo 2024

“Marco Manzo a Santa Maria dei Miracoli” è la mostra organizzata da “Il Cigno GG Edizioni” e inaugurata ieri a Roma nella chiesa di Santa Maria dei Miracoli in Piazza del Popolo. La mostra che durerà fino al 31 agosto 2024 mira a sensibilizzare il pubblico sul tema della violenza sulle donne. Per la prima volta l’arte del tatuaggio, dopo un riconoscimento istituzionale alla Biennale d’arte, entra in un luogo sacro.

Le opere dell’artista Marco Manzo, saranno allestite in marmo bianco di Carrara raffiguranti mani di donne e di uomini che testimoniano la violenza sulle donne (opere reduci dalla 58’ Esposizione internazionale d’arte, la Biennale di Venezia), più alcune opere inedite: la scultura in marmo bianco “La Maddalena pacificata”, la “Croce gloriosa dei miracoli”, che sarà acquisita nel patrimonio artistico della stessa chiesa. Una “Croce gloriosa dei miracoli” in formato monumentale, alta circa 4 metri, realizzata con tecnica e materiali misti, e due installazioni che raffigurano due mani, “Le mani della crocifissione”.

Marco Manzo, visual artist, tatuatore, scultore e designer, opera sia nel campo del design sia della scultura. Durante la sua carriera è riuscito a portare con successo il suo segno anche nel mondo del tatuaggio, settore di cui è precursore e principale esponente, in particolare dello “stile ornamentale”: unendo vari stilemi, è riuscito a contestualizzare la sua produzione in vari musei di arte contemporanea. Manzo ha il merito di aver elevato il tatuaggio a forma d’arte, segnando così una tappa importante nella storia dell’arte.

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“Lo stile ornamentale, di cui vengo riconosciuto come precursore – spiega Marco Manzo – ha come scopo principale quello di ridisegnare il corpo o la scultura, slanciandone le forme e accentuandone i punti di forza. Punto di partenza è quindi il corpo e non il disegno. Grazie allo studio dell’anatomia individuale il tatuaggio non diviene quindi la partenza cui il corpo deve adattarsi, ma conseguenza del corpo stesso. Proprio da questo nasce il disegno”. L’artista ha esposto al MAXXI e al MACRO di Roma, istituzioni dove sono state presentate le sue opere come “espressione d’arte contemporanea e alta moda”, e dove con la grande mostra Tattoo Forever, questa esposizione l’ha visto in veste non solo di artista ma anche di curatore e ha legittimato insieme ai Beni Culturali, al Comune di Roma e al Museo d’Arte Contemporanea, il tatuaggio come nuova forma d’arte. Inoltre, le opere di Manzo sono entrate, a vario titolo, al Moma e al Gagosian Museum di New York. 

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