Teatro, “Il rigore che non c’era” di Buffa al via da Verona con un sold out

Teatro, “Il rigore che non c’era” di Buffa al via da Verona con un sold out
Federico Buffa
2 giugno 2018

Prende il via con un sold out, lunedì 4 giugno al Teatro Romano di Verona nell’ambito del Festival della Bellezza, “Il rigore che non c’era”, la nuova avventura teatrale di Federico Buffa su testo scritto a quattro mani con Marco Caronna. La tournée, prodotta da International Music and Arts, porterà uno dei più acclamati storyteller italiani in scena con il suo nuovo spettacolo: un testo che, partendo da alcune storie sportive, si trasforma in un affresco storico, poetico e musicale.

Tra le date già in programma il 4 giugno Verona (sold out) al Teatro Romano, il 4 luglio a Peccioli (Pi) all’Anfiteatro Fonte Mazzola, 10 luglio a Roma al Foro Italico, il 13 luglio a Milano, in Triennale (in occasione della prima edizione di Milano CalcioCity), il 14 luglio a Marina di Pietrasanta (Lu) al Festival La Versiliana. “Il rigore che non c’era” è quell’evento, magari improvviso, che ha cambiato la storia di una partita, quella metafora, talvolta inaspettata, che ha trasformato la storia di una vita. In un luogo non collocato nel tempo e nello spazio, incontriamo personaggi ad un bivio, davanti ad una scelta, condannati a raccontare e a raccontarsi.

Buffa così inizia il suo percorso che passa dalla storia di Sendero Luminoso a quella di George Best, da Leo Messi al millesimo gol di Pelè. E ancora, vicende intrecciate tra loro, come quella di Elis Regina e di Garrincha, il tutto punteggiato dalla musica di Alessandro Nidi, che sottolinea, impreziosisce e accompagna le parole. Sullo sfondo, una casa e la copertina di Sergeant Pepper dei Beatles, presente nella scena e nel testo. Da quella casa compare una sorta di angelo, custode e disincantato, interpretato da Jvonne Giò. In scena con Federico Buffa, uno strampalato attore interpretato da Marco Caronna, regista dello spettacolo, e un pianista, Alessandro Nidi, compagni di viaggio nello scoprire che quel rigore ha cambiato la storia di tutti.

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