Toccante lettera di un soccorritore: “Scusa se siamo arrivati tardi, avevi già smesso di respirare”

Toccante lettera di un soccorritore: “Scusa se siamo arrivati tardi, avevi già smesso di respirare”
27 agosto 2016

“Ciao piccola, ho solo dato una mano a tirarti fuori da quella prigione di macerie. Scusa se siamo arrivati tardi purtroppo avevi già smesso di respirare, ma voglio che tu sappia da lassù che abbiamo fatto tutto il possibile per tirarvi fuori da lì”. E’ la commovente lettera scritta da uno dei soccorritori – forse un vigile del fuoco che si è firmato “Andrea” con un cuoricino accanto – e lasciata sulla bara di Giulia, la bambina di 11 anni morta per il terremoto a Pescara del Tronto. La sorella, Giorgia di 4 anni, è stata invece estratta vive 16 ore dopo il sisma ed è stata protetta nel crollo proprio dal corpo di Giulia. “Quando tornerò a casa mia a L’Aquila saprò che c’è un angelo che mi guarda dal cielo e di notte sarai una stella luminosa. Ciao Giulia, anche se non mi hai conosciuto ti voglio bene”, conclude la lettera.

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