Cronaca

Tragedia nel Minnesota: sparatoria in una scuola cattolica lascia due bambini morti e 14 feriti

Orrore nella scuola cattolica Annunciation in Minneapolis, Minnesota: due bambini, di appena otto e dieci anni, sono stati uccisi, mentre altri 14 alunni e tre adulti sono rimasti feriti, alcuni gravemente. L’autore della strage, un uomo di 23 anni identificato come Robin Westman, si è tolto la vita dopo aver seminato morte e terrore. Secondo i media americani, Westman si identificava come transgender, un dettaglio che aggiunge complessità a un evento già devastante.

Genitori e parenti, raccolti oltre il nastro giallo, pregano e piangono, schiacciati dall’angoscia. La scuola, che poche ore prima accoglieva i suoi 395 studenti con la promessa di un nuovo anno scolastico, è diventata il teatro dell’ennesima sparatoria in un’America che sembra incapace di fermare l’ondata di violenza. Il K-12 School Shooting Database riporta che, dall’inizio del 2025, oltre 140 sparatorie hanno colpito scuole elementari e secondarie negli Stati Uniti.

Il dramma nella chiesa della scuola

La tragedia si è consumata durante la Messa, a soli due giorni dall’inizio delle lezioni. Gli studenti, riuniti nella chiesa annessa alla scuola, stavano pregando quando Westman, vestito di nero e armato di un fucile da caccia, una pistola e un’arma semiautomatica, ha aperto il fuoco. Tra i 50 e i 100 colpi sono stati sparati attraverso le finestre della chiesa, colpendo i bambini al collo, alla schiena e alla testa. “Un atto deliberato di violenza contro bambini innocenti e persone che pregavano”, ha dichiarato il capo della polizia di Minneapolis, Brian O’Hara, definendo l’attacco “assolutamente incomprensibile” per la sua crudeltà.

Westman, secondo la ricostruzione della polizia, è arrivato a bordo di un’auto lasciata nel parcheggio della scuola. Dopo la strage, si è suicidato. La Cnn ha rivelato che il killer si era diplomato nella stessa scuola nel 2017 e che sua madre vi aveva lavorato come impiegata tra il 2016 e il 2021. Questi legami con l’istituto aggiungono interrogativi sulle motivazioni di un gesto tanto efferato.

Messaggi di odio e un video manifesto

Le indagini hanno portato alla luce dettagli inquietanti. Westman aveva pubblicato un video su YouTube, rimosso dall’FBI, in cui mostrava armi e scritte come “Uccidi Donald Trump” e “Israele deve morire” incise sui caricatori. Altri filmati rivelano un’ossessione per le stragi scolastiche, con riferimenti all’assassino di Sandy Hook, Adam Lanza. Una lettera di scuse alla famiglia e uno schizzo della disposizione interna della chiesa suggeriscono una pianificazione meticolosa. L’FBI considera l’attacco un atto di terrorismo e un crimine d’odio contro i cattolici, come dichiarato dal direttore Kash Patel.

La risposta delle autorità e della comunità

Il presidente Donald Trump ha espresso il suo cordoglio, invitando il Paese a pregare per le vittime. Il governatore del Minnesota, Tim Walz, ha definito l’evento “un orribile atto di violenza”, mentre il sindaco di Minneapolis, Jacob Frey, ha parlato di un dolore “incommensurabile”. Papa Leone, tramite un telegramma del cardinale Pietro Parolon, ha inviato le sue condoglianze, assicurando vicinanza spirituale alle famiglie colpite. La senatrice Amy Klobuchar e il vice presidente J.D. Vance hanno espresso solidarietà, anche se le parole di Vance sono state criticate per una sua precedente dichiarazione che definiva le sparatorie scolastiche “un fatto della vita”.

Un’America sotto shock, ancora una volta

Minneapolis, già segnata dall’uccisione di George Floyd nel 2020 e da un aumento degli omicidi negli anni successivi, si ritrova a fare i conti con un’altra tragedia. La città ha registrato 54 omicidi nel 2024, un calo rispetto ai 71 del 2021, ma ancora lontano dai 29 del 2019. La sparatoria alla Annunciation si aggiunge a una lista drammaticamente lunga: secondo il Gun Violence Archive, nel 2025 si contano già oltre 190 sparatorie di massa negli Stati Uniti.

I testimoni descrivono scene di terrore: “Le urla delle mamme, i volti sconvolti dei bambini che uscivano illesi”, ha raccontato una donna ai media. Sette dei 14 minori feriti sono in condizioni gravi, mentre i tre adulti colpiti sono stati ricoverati. La polizia sta analizzando l’auto di Westman e i suoi video per ricostruire le motivazioni di un gesto che, per ora, rimane avvolto nell’oscurità.

Un ciclo di violenza che non si ferma

Per l’ennesima volta, i media hanno coperto la sparatoria minuto per minuto, le autorità hanno condannato, e le forze dell’ordine sono intervenute in massa. Ma la domanda rimane: quando finirà questa spirale di violenza? La scuola Annunciation, un luogo di fede e apprendimento, è diventata l’ennesimo simbolo di un Paese in lotta con il proprio rapporto con le armi e la sicurezza. Le famiglie delle vittime, i bambini sopravvissuti e una comunità intera sono lasciati a raccogliere i pezzi di un dolore che, ancora una volta, sembra destinato a ripetersi.

Pubblicato da
Maurizio Balistreri