Trivelle in Sicilia, allarme ambientalisti e comunità scientifiche

Far diventare i “Banchi” del canale di Sicilia patrimonio dell’umanita’ per salvare un ecosistema unico al mondo contro le trivellazioni e un devastante parco eolico. E’ questa la sintesi dell’incontro di studio che si e’ svolto presso la sede della Soprintendenza del Mare, a Palermo, a cui hanno preso parte docenti universitari, ricercatori ed esponenti di associazioni ambientaliste. “I ‘Banchi’ – si legge in una nota – sono ecosistemi di eccezionale valore ecologico e ambientale, ma a dispetto della loro importanza naturalistica, economica e culturale, sono oggetto d’iniziative incompatibili con la loro tutela e la conservazione del loro ruolo, che minacciano l’integrita’ di questo delicato e importante ecosistema. Un’insensata corsa al cosiddetto oro nero, con le trivellazioni petrolifere in quel tratto di mare, mettono in pericolo zone di grande pregio marino esponendole al rischio d’inquinamento derivante dalle varie attivita’, sia durante la fase di ricerca che di sfruttamento, che produrrebbero danni di enorme portata per l’equilibrio ecosistemico dell’area e per l’integrita’ del suo patrimonio culturale”.

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