Il titolare di una struttura sanitaria dedicata all’assistenza agli anziani di Pedara, vicino Catania, è stato posto agli arresti domiciliari dalla Guardia di finanza etnea. Lo scorso novembre i finanzieri avevano posto agli arresti domiciliari, su disposizione del gip etneo Carmelo Cardile, un dipendente della stessa struttura, indagato per circonvenzione d’incapaci e appropriazione indebita. Nello specifico era stato eseguito un sequestro preventivo d’urgenza di circa 110.000 euro, corrispondente al profitto dei reati contestati. Le ulteriori indagini hanno delineato il ruolo e le responsabilità del titolare della struttura assistenziale. Sarebbe stato proprio l’uomo, infatti, l’ideatore del piano criminale attuato grazie all’ausilio del dipendente. Gli accertamenti hanno evidenziato come fosse proprio il titolare a dare precise indicazioni al suo collaboratore, disponendo che lo stesso figurasse quale cointestatario nei libretti postali delle vittime ignare, al fine di prelevare le somme disponibili. Ed è emerso che il dipendente, dopo aver effettuato i prelievi, provvedeva a consegnare le somme in contanti direttamente al suo titolare, arrivando, in alcuni casi, anche ad emettere vaglia postali, tratti dai conti dei pazienti, direttamente a favore del suo superiore. Così, questa mattina, le Fiamme Gialle hanno dato esecuzione al provvedimento cautelare, ed hanno rinvenuto e sequestrato un libretto bancario di deposito a risparmio, con un saldo di oltre 100 mila euro.