Il presidente americano Donald Trump ha sferrato un duro attacco alle Nazioni Unite durante il suo intervento all’Assemblea Generale di New York, accusando l’organizzazione internazionale di inefficacia nei conflitti mondiali e di “facilitare l’invasione dei paesi occidentali” attraverso il sostegno ai migranti. In un discorso durato 57 minuti – il più lungo mai pronunciato da Trump alle Nazioni Unite – il leader americano ha messo in discussione il ruolo stesso dell’Onu, definendo le sue azioni “parole vuote” che non risolvono i problemi globali.
“È triste che io abbia dovuto fare queste cose invece che le Nazioni Unite”, ha dichiarato Trump rivendicando i successi della sua amministrazione nella risoluzione dei conflitti internazionali. Il presidente ha poi posto una domanda provocatoria: “Qual è lo scopo delle Nazioni Unite?”, criticando aspramente l’approccio diplomatico dell’organizzazione. Secondo Trump, l’Onu si limita a “scrivere lettere con parole molto dure” senza mai dare seguito concreto alle minacce contenute in quelle comunicazioni. “Sono parole vuote, e le parole vuote non risolvono la guerra”, ha sottolineato il presidente americano, evidenziando quello che considera un fallimento sistemico dell’organizzazione internazionale.
L’attacco più duro di Trump si è concentrato sulla questione migratoria, con accuse dirette alle Nazioni Unite di complicità nell’immigrazione irregolare verso i paesi occidentali. “Le Nazioni Unite stanno facilitando l’invasione dei paesi occidentali da parte dei migranti”, ha affermato senza mezzi termini, sostenendo che “l’Europa è in guai seri” a causa di questa situazione. Il presidente americano ha accusato l’Onu di “finanziare un attacco ai paesi occidentali e ai loro confini” attraverso l’erogazione di fondi destinati ai migranti.
“L’Onu dovrebbe fermare le invasioni, non crearle o finanziarle”, ha tuonato Trump, ribaltando completamente la narrativa tradizionale sul ruolo umanitario dell’organizzazione internazionale. Particolarmente severo il giudizio sulla situazione europea: “I paesi europei sono stati invasi da una forza di immigrati irregolari come nessuno ha mai visto prima. Gli immigrati irregolari si stanno riversando in Europa. Nessuno sta facendo nulla per cambiare la situazione, per farli andare via”.
Trump ha esteso le sue critiche anche alle politiche ambientali promosse dalle Nazioni Unite, definendo il cambiamento climatico una menzogna e invitando i paesi a “fuggire” dalla “truffa dell’energia verde” per evitare il fallimento economico. Il presidente americano ha mantenuto la sua posizione scettica sui temi ambientali, accusando l’Onu di diffondere false informazioni sul climate change. “Non lo dico con fare spaccone, ma è vero. Ho avuto ragione su tutto”, ha dichiarato Trump con la consueta sicurezza, ribadendo le sue posizioni controverse sui principali dossier internazionali.
Il leader americano ha avvertito che i paesi che non agiranno contro l’immigrazione irregolare e per proteggere i propri cittadini “andranno all’inferno”. Il discorso ha segnato una rottura netta con la tradizionale diplomazia multilaterale, evidenziando come Trump consideri l’Onu più un ostacolo che un partner nella gestione delle crisi globali. Dopo i primi minuti in cui ha seguito il discorso preparato, il presidente è andato completamente a braccio, ignorando qualsiasi riferimento celebrativo agli 80 anni dell’organizzazione delle Nazioni Unite.