Usa non lasciano accordo con Iran, ma pronti a cancellarlo

Usa non lasciano accordo con Iran, ma pronti a cancellarlo
Il presidente dell'Iran, Hassan Rouhani
14 ottobre 2017

Donald Trump ha avvisato l’Iran che in questo modo non può continuare, perché Teheran “non sta rispettando gli accordi” sul nucleare. Il presidente americano ha tuttavia deciso di non uscire dall’intesa firmata del 2015, ma ha annunciato la sua decisione “di non certificare” il rispetto da parte dell’Iran dell’accordo sul nucleare firmato nel 2015 da Barack Obama, dalle autorità di Teheran e dagli altri membri del cosiddetto 5+1, ovvero Usa, Regno Unito, Francia, Russia, Cina e Germania. Una scelta, quella di Trump, che darà al Congresso la responsabilità di decidere se imporre nuovamente le sanzioni revocate, cosa che potrebbe mettere fine all’intesa. Il presidente americano ha ripercorso la storia del regime iraniano, dalla rivoluzione del 1979, passando per la crisi dell’ambasciata americana fino alla guerra in Libano e al finanziamento di Hezbollah. “La Storia ha mostrato che più ignoriamo una minaccia, più questa minaccia diventa pericolosa […] Vogliamo che l’Iran non ottenga mai le armi nucleari. L’Iran è una dittatura, un regime fanatico […] Il regime resta il maggior sponsor del terrorismo e sostiene al Qaida, Hamas e altre reti terroristiche […] L’accordo sul nucleare iraniano è stato uno dei peggiori nella storia degli Stati Uniti”, ha aggiunto Trump. Per ora, ha avvertito Trump, gli Stati Uniti non usciranno dall’intesa, ma se il Congresso non dovesse riuscire a fornire nuovi elementi in grado di tranquillizzare il presidente, allora “metterò fine all’accordo, posso farlo, è nei miei poteri”, ha continuato Trump.

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Secondo la legge, dopo la bocciatura del presidente, il Congresso ha 60 giorni per decidere se imporre di nuovo le sanzioni abrogate con l’accordo. Se in questi due mesi non si “raggiungerà una soluzione”, anche collaborando con gli alleati, “allora questo accordo sarà interrotto”, ha detto il presidente Usa. Nel suo lungo discorso, Trump aveva detto che l’accordo, ancora una volta definito sbagliato, “ha dato al regime un’ancora di salvezza, dando denaro a Teheran”. “Per cosa lo hanno usato questo denaro?” ha aggiunto Trump, riferendosi al miliardo e settecento milioni di dollari che l’Iran ha ricevuto dagli Stati Uniti come parte dell’accordo. Trump ha poi ricordato che le nuove regole prevedono che il Congresso americano definisca delle linee che, se Teheran non rispetterà, porteranno a nuove sanzioni. Inoltre Trump ha introdotto nuove sanzioni nei confronti della Guardia della rivoluzione islamica, accusata di finanziare e sostenere il terrorismo internazionale. Il presidente americano ha poi aggiunto: “Credo che gli iraniani stiano finanziando la Corea del Nord. […] Fare queste cose con la Corea del Nord è totalmente inappropriato”, ha detto Trump, aggiungendo anche un attacco all’ex presidente Usa, Barack Obama: “Obama ha ritardato con la Corea del Nord e adesso dobbiamo affrontare l’inasprirsi della resa dei conti sul nucleare”.

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