Trump sceglie Tillerson come segretario di Stato, un amico di Putin alla Casa Bianca

Trump sceglie Tillerson come segretario di Stato, un amico di Putin alla Casa Bianca
11 dicembre 2016

Il presidente eletto Donald Trump ha scelto l’Ad del colosso petrolifero Exxon quale nuovo segretario di Stato. Lo riferisce la rete Nbc. Il 64enne Rex Wayne Tillerson (foto, sx), era uno dei papabili in corso insieme al generale in congedo David Petraeus, azzoppato pero’ da uno scandalo che nel 2012 lo porto’ a dimettersi dalla Cia: la condivisione di materiale segreto con l’amante/biografa. Tillerson, ricorda il Wall Street Journal e’ anche considerato vicino a Vladimir Putin: nel 2011 strinse un accordo al valore potenziale di 500 miliardi di dollari.

Tutto salto’ poi per le sanzioni inflitte dall’amministrazione Obama per l’annessione nell’aprile del 2014 della penisola ucraina di Crimea da parte di Mosca. Putin fu comunque cosi’ riconoscente da conferire a Tillerson l’Ordine dell’Amicizia, la piu’ alta onorificenza russa che puo’ essere conferita ad un cittadino straniero che ha contribuito a migliorare i rapporti tra Mosca ed un’entita’ o stato straniero. Un portavoce dello stesso Trump ha confermato che Tillerson ha incontrato il presidente eletto ieri a New York; secondo le fonti del “transition team” ad affiancare Tillerson nel ruolo di vicesegretario sarebbe l’ex ambasciatore presso le Nazioni Unite, John Bolton.

Intanto, negli Usa non si placa la polemica sulle attività degli hacker russi che avrebbero favorito la vittoria a Tump. Secondo il senatore Democratico Harry Reid, il direttore dell’Fbi, James Crney, avrebbe deliberatamente nascosto in merito delle informazioni. “L’Fbi era in possesso di questo materiale da molto tempo, ma Corney, che è un Repubblicano, si è rifiutato di divulgare queste informazioni sulle interferenze russe con le elezioni presidenziali” ha spiegato Reid, chiedendo che il direttore dell’Fbi venga indagato dal Senato e dalle altre agenzie della sicurezza. Tuttavia, Reid ha aggiunto di non ritenere opportuno un licenziamento di Corney: “Non c’è tempo sufficiente, sarebbe futile”, ma il direttore “ha deluso il Paese per motivi di schieramento politico”.

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