Politica

Tunisia, al via governo Chahed. Investimenti e lotta al terrorismo le priorità

Il nuovo governo di unita’ nazionale tunisino guidato dal premier designato Youssef Chahed ha iniziato da le sue attivita’ dopo aver ottenuto un ampio sostegno da parte del parlamento. Dopo un lungo giorno di dibattito, l’Assemblea dei rappresentanti del popolo (Arp) ha approvato, con 167 voti a favore, 22 contrari e cinque astensioni, la nuova squadra di governo formata da Chahed che si insediera’ ufficialmente domani, lunedi’ 29 agosto, al posto del predecessore Habib Essid. Il 40 enne Chaed sara’ il piu’ giovane primo ministro della Tunisia da quando il paese ha ottenuto l’indipendenza dalla Francia nel 1956 e avra’ il compito di completare il processo di transizione iniziato dopo la rivoluzione del 2011.

PRIORITA’ RILANCIO ECONOMIA Prima del voto di fiducia ieri il premier designato ha lanciato un appello all’unita’ nazionale dopo aver elencato le criticita’ cui deve far fronte il paese, soprattutto in campo economico. Per Chahed a partire dal 2011 il paese ha assistito ad un crollo della crescita economica, attualmente intorno all’1,5 per cento, un raddoppio del debito pubblico, un peso sempre piu’ forte dei dipendenti pubblici sul bilancio dello stato con oltre 600 mila tra impiegati e funzionari, di cui 120 mila assunti dopo il 2011. Il premier incaricato ha sottolineato inoltre il bilancio “in rosso” dei fondi sociali, la produzione dei fosfati – tra le principali risorse del paese – calata del 60 per cento. Chahed ha osservato che attualmente il debito pubblico e’ di 29 miliardi di dollari, ricordando che e’ stata la Tunisia a chiedere aiuto al Fondo monetario internazionale (Fmi) e non viceversa.

LOTTA AL TERRORISMO E ALLA CORRUZIONE “La nostra prima priorita’, e’ la guerra contro il terrorismo e noi attueremo i meccanismi legislativi per la protezione delle forze di sicurezza, e la responsabilita’ di questa lotta riguarda anche tutti i cittadini che devono garantire il controllo dei loro figli e proteggerli da questo flagello”, ha sottolineato il premier designato, il quale di fronte al parlamento si e’ impegnato a fare luce sugli omicidi dei politici Chokri Belaid e Mohamed Brahmi, membri di spicco dell’opposizione assassinati entrambi nel 2013. “La seconda priorita’ – ha aggiunto Chahed – e’ la lotta alla corruzione, e ci siamo impegnati a mettere in atto il quadro giuridico appropriato per facilitare le attivita’ delle istituzioni per combattere il fenomeno. Prometto che tutti i membri del governo dichiareranno i loro beni nel giro di due settimane”.

RITORNO INVESTIMENTI NEL PAESE Per quanto riguarda lo sviluppo, Chahed ha sottolineato la necessita’ di tornare al lavoro e incoraggiare gli investimenti: “Affronteremo gli scioperi e le manifestazioni. Per quanto riguarda l’area mineraria, dovra’ riprendere la produzione di fosfati e dobbiamo considerare di sviluppare la regione”. Il premier ha affrontato anche il tema dell’ecologia, osservando che negli ultimi cinque anni non e’ fatto stato nulla circa il riciclaggio dei rifiuti e che il problema deve essere risolto. In merito Chahed ha giustificato l’accorpamento del ministero dell’Ambiente con quello degli affari locali. Il premier designato ha infine concluso: “Io non sono qui solo per ottenere il voto di fiducia, ma e’ affinche’ voi accettiate la nostra nuova visione. Dobbiamo essere tutti al servizio della Tunisia e la mia mano sara’ sempre tesa verso di voi”. (Agi)

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