Cronaca

Turchia, apre il primo ospedale per ‘scacciare gli spiriti’

Si chiama “Centro di salute immateriale”, Manevi Sifa Merkezi, ed è stato lanciato come primo istituto clinico turco dove vengono scacciati gli spiriti maligni. “Siamo partiti con l’intenzione di istituzionalizzare un fenomeno che viene svolto sottobanco anche dai truffatori. Lottiamo quindi sia contro il diavolo vero che contro gli uomini diabolici”, spiega Lutfu Bulut, ideatore della struttura “medica” aperta da due settimane. “Qui si applica un trattamento economico uguale per tutti, senza badare se abbiamo di fronte un operaio o un imprenditore”, spiega Bulut i propri buoni propositi imprenditoriali ai quotidiani locali che corrono a intervistarlo per gridare allo scandalo. L’edificio di cinque piani si trova a Istanbul, nel popolare quartiere di periferia di Ikitelli e ha le sembianze di una vera e propria clinica medica. L’ingresso è adibito a reception, mentre agli altri piani si trovano gli studi dei “dottori”, gli uffici amministrativi e all’attico lo spazio di preghiera. La pagina Facebook del centro risulta aver raccolto finora oltre 65 mila e 400 “Like”. “Finalmente è arrivato anche nel nostro Paese. Nella cura degli spiriti, i cin, degli incantesimi e dei malefici la soluzione vera sta negli interventi immateriali”, recita la pagina iniziale della clinica.

Nei video e nelle foto diffusi tramite i social media si notano uomini con il camice bianco mentre somministrano “cure immateriali” che vanno dalla rottura di un incantesimo all’agopuntura, dal viaggio astrale alla coppettazione. E naturalmente anche l’esorcismo, con tariffe assolutamente trasparenti: 100 lire turche (circa 27 euro) la visita preliminare, 400 la tariffa per “estirpare” lo spirito maligno. Ma esiste anche la séance telefonica: solo 200 lire. Ma non si tratta di una pratica così semplice. “Bisogna prima stabilire se la persona è spiritata o meno. Solo una volta accertata la presenza del cin si passa alla cura”, spiega il quotidiano Birgun che si è recato alla struttura per sondare i vari metodi di cura in prima persona. Tra gli esorcisti del centro, il maestro Mehmet Ali Taskiran afferma di essere “esperto nel trovare e estrarre gli spiriti accaniti”. “A volte”, continua, “chiediamo aiuto alle presenze per ritrovare gli oggetti smarriti o rubati. Ovunque si siano persi si trasmette energia tramite i cin in quel luogo e lo si può così osservare dall’alto”.

Il polverone sollevato dai media ha attivato gli ispettori del ministero della Salute, che nega di aver mai concesso alla clinica alcuna licenza o autorizzazione quale “Ospedale per cacciare gli spiriti” o come “Centro di cura immateriale” e assicura che verrà dato avvio a provvedimenti legali. Ma il responsabile della clinica sostiene che sono in attesa di ricevere la licenza sottolineando che il loro centro non presta servizio come ospedale. “Gli addetti del ministero sono venuti e hanno fatto aprire perfino le porte chiuse, ma non hanno trovato niente perché questo non è un ospedale e noi non prescriviamo ricette mediche, non li sottoponiamo a visite mediche. Il mio proposito è quello di salvare le persone dai ciarlatani raccogliendo sotto un unico tetto i dotti che fanno da anni questo lavoro”, ha spiegato Bulut al quotidiano Sozcu. “Qui è tutto legale, carichiamo anche dei video su internet, se non fossimo nella legalità ci avrebbero subito chiuso”, ha commentato un altro incaricato della struttura.

Dura la critica della Camera dei medici di Istanbul nella persona del suo segretario generale, il dottor Samet Menguc. “Questi approcci sono tecniche rimaste nel Medioevo. Non possono aver luogo nella scienza medica odierna. Parteciperemo personalmente al meccanismo di controllo attraverso il Ministero della Salute”, ha affermato il medico aggiungendo che “la logica di fenomeni come la stregoneria e la magia è inaccettabile”.
In Turchia risultano da sempre molto diffuse le credenze nei fenomeni e nelle creature sovrannaturali. Secondo un sondaggio condotto dalla Pew Research, la Turchia risulta essere l’unico tra i Paesi dell’Asia centrale dove la maggioranza dei musulmani (63%) crede negli spiriti. La Turchia si distingue anche per l’elevato tasso di persone di fede islamica che credono nella stregoneria (al 49%) e nel malocchio (al 69%). Un clima, questo, che viene incentivato anche dall’approccio adottato negli ultimi anni dai governanti del Paese: dalle preghiere collettive in occasione dell’inaugurazione delle importanti costruzioni pubbliche, alle numerose spiegazioni fataliste fornite per spiegare la perdita di vite umane in contesti lavorativi che non risultano a norma.

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