Turchia: da Izmir a Pammukkale, tra antichità e tesori naturali

Turchia: da Izmir a Pammukkale, tra antichità e tesori naturali
24 novembre 2016

La chiamano la Musa di Omero o anche semplicemente “La bella”: Izmir, l’antica Smirne, è la terza città più grande della Turchia. Incastonata in una regione che abbraccia siti archeologici unici al mondo e coste lambite da acque turchesi, rappresenta una perla per i viaggiatori in cerca di storia, cultura, arte e bellezza.

Adagiata sul mare Egeo, gode di una posizione strategica per esplorare un’area che è culla delle civiltà ellenistica, romana e bizantina ed è in grado di offrire a chi la visita siti che sono patrimonio dell’Unesco. E’ il caso di Efeso, una delle antiche città romane meglio conservate dell’intero Mediterraneo e che ospita i resti del Tempio di Artemide, celebre per essere tra le sette meraviglie del mondo classico. Efeso con gli oltre 80.000 manufatti custoditi nel Museo archeologico, ha saputo proteggere un’eredità culturale preziosissima il cui splendore si celebra nella maestosità di monumenti come la biblioteca di Celso, considerata la terza al mondo per grandezza dopo quella di Alessandria d’Egitto e della vicina Pergamo. Paesaggi bucolici fanno da sfondo ai resti di antichi insediamenti come Priene con lo splendido Tempio dedicato alla Dea Atena, Mileto e la suggestiva Dydyma, considerata, al pari di Delfi, tra i più importanti siti di consultazione degli oracoli dell’Antica Grecia e dove il santuario di Apollo rivela tutta la sua magnificenza. A poca distanza dalla storia, ci pensano le coste e il mare a riportare i visitatori alla modernità tra piccoli villaggi nascosti nella macchia mediterranea e il calore degli abitanti che custodiscono altri invitanti tesori: questa volta di matrice gastronomica. Nell’entroterra, uno scenario surreale disegnato da mastodontiche formazioni calcaree in cui si susseguono vasche di acque termali indica un altro luogo inserito dall’Unesco nel patrimonio dell’Umanità: Hierapolis e il sito Pammukkale, il cui significato in turco, castello di cotone, trasporta il viaggiatore direttamente in un’atmosfera che sa di magico, quella appunto di una fiaba.

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