Cronaca

Ucraina, vescovo di Calcedonia: Kirill ingiustificabile

“La guerra e le distruzioni sono conseguenze fatali dell’aggressione russa che ha avuto, come unica risposta, quella di unire il popolo ucraino. Il clero ucraino, i sacerdoti e i vescovi, che fanno riferimento al Patriarcato di Mosca, hanno preso le distanze dal Patriarca Kirill. Continuare in modo insistente nel sostenere l’ideologia russa, come sta facendo Kirill, è una prova che questa ideologia è entrata in crisi. Questa guerra non può essere definita come una ‘giusta guerra’ perché la chiesa del nostro Signore promuove la pace e non la guerra. L’aggressione all`Ucraina da parte di una chiesa sorella è ingiustificabile. Quali sono le giustificazioni che fanno ritenere al Patriarca Kirill di poter parlare di guerra giusta? Il suo continuo identificarsi nelle tattiche del presidente Putin ha provocato solo commenti e posizioni contrarie”.

Così il Metropolita Emmanuel Adamakis, arcivescovo di Calcedonia nonchè responsabile per i rapporti Esteri del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli, commenta in un’intervista a “Il Giornale” la presa di posizione del Patriarca Kirill che ha definito “giusta” l’azione militare lanciata dalla Russia in Ucraina. Una guerra “ingiustificabile” secondo Adamakis che osserva: “Appena lo scorso agosto l’Ucraina ha festeggiato i trent’anni dalla sua indipendenza dal regime sovietico e si trova oggi nella situazione di difendere la propria integrità, la propria sovranità e la sua democrazia. In questa contrapposizione iniqua osserviamo da un lato l’autoritarismo di Vladimir Putin e dall’altro la democrazia di Volodymyr Zelensky. La bilancia pende verso l’Ucraina e il mondo occidentale. Questa guerra è riuscita a unire il popolo ucraino contro l’aggressività dell’esercito russo”.

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